Secondo le indagini dei carabinieri a sparare diversi colpi in aria prima in via Quintino Sella e poi in via Isidoro La Lumia è stato Marco Cucina, 30 anni. L’uomo è stato arrestato assieme a Salvatore Emanuele, 27 anni. Ai due i militari sono risaliti grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, da un video posta sui social e diventato e virale e dalle testimonianze raccolte.

C’è un terzo indagato, Salvatore Miceli, 21 anni, il giudice per le indagini preliminari Ermelinda Marfia ha imposto l’obbligo di dimora.

I reati contesati

A tutti viene contestata la rissa aggravata e al solo Cucina il porto abusivo in pubblico di arma da fuoco illegalmente detenuta. Cucina nel corso della rissa avrebbe sparato due volte. La prima un colpo in aria nei pressi del locale Bonsignore in via Quintino Sella e sei colpi nella scena immortalata dal video in via Isidoro La Lumia nei pressi del locale Pitto.

Qui a terra i carabinieri hanno trovato quattro bossoli calibro 9 lager uguale quello ritrovato in via Quintino Sella. Poco prima in via Quintino Sella sono state ritrovare tracce di sangue. Qui un giovane è stato picchiato. A colpire con un pugno il giovane ferito sarebbe stato Salvatore Emanuele. Sia Cucina che Emanuele sono già stati indagati.

Per Cucina sono stati disposti gli arresti in carcere per Emanuele i domiciliari. A collaborare alla ricostruzione di quanto successo in quella sono stati anche i titolari di alcuni locali che avevano da poco chiuso. I carabinieri hanno trovato i tre indagati nel corso delle indagini tutti in gruppo il 13 dicembre all’altezza del Paolo Bar in via Sacco e Vanzetti a Brancaccio.

Non appena ha visto i carabinieri Cucina è scappato. Lo hanno preso a casa. Nel corso dei controlli è stato arrestato per resistenza Emanuele che ancora non era stato identificato e notato che Miceli aveva al volto escoriazioni compatibili con una precedente aggressione.

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