A Palermo la campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Palermo si fa sempre più accesa e i candidati cercano ogni appiglio pur di potersi accaparrare consensi, e quindi voti. Curioso il siparietto tra Roberto Lagalla, candidato sindaco della coalizione di centrodestra, e l'”indipendente” Fabrizio Ferrandelli. Quest’ultimo ha corretto Lagalla, professore ed ex rettore dell’università di Palermo, su una citazione e lo ha fatto nel corso di un confronto pubblico avvenuto davanti agli studenti della scuola Gonzaga. L’istituto Gonzaga è stata peraltro la scuola frequentata da molti protagonisti della vita politica attuale e passata di Palermo e della Regione quali Leoluca Orlando, Roberto Lagalla stesso e Gaetano Armao, assessore al Bilancio e vice presidente della Regione Siciliana.

Gelo durante il confronto

Ferrandelli ha definito “clamorosa” la gaffe di Roberto Lagalla. Al Gonzaga, alle spalle dei candidati campeggiava la frase: “Il politico diventa uomo di Stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni”. “Una frase di De Gasperi”. Ha detto Lagalla così come  ha commentato nel corso del suo intervento. ferrandelli non ci ha penato un attimo a inviare la frecciatina. “Non voglio entrare in polemica, ma questa è una frase di Churchill – ha puntualizzato – che io ho stampato in camera mia da quando ho iniziato a fare politica ed è il senso del mio impegno”.

La reazione piccata di Lagalla

A freddo poi è arrivata la replica del candidato di centrodestra che non ha mandato giù la puntualizzazione. “Allo zelante Ferrandelli la restituzione della citazione di De Gasperi, assolutamente analoga a quella di Churchill: ‘Il politico diventa uomo di Stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni’, Winston Churchill; ‘Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione’, Alcide De Gasperi. Ove il tre volte candidato sindaco ritenesse arditamente d’ispirarsi a uno di quei due grandi della storia o di studiare per statista mi permetto suggerire più garbate condotte e minore saccenza”.

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