Appuntamento con la grande musica, domani, giovedì 6 ottobre alle 20.30, per la stagione sinfonica del Teatro Massimo. In programma alcune tra le pagine più belle di Mahler – i Lieder eines fahrenden Gesellen e la Prima Sinfonia – per la bacchetta di Gabriele Ferro, il direttore musicale del Massimo, e per la voce del baritono inglese David Stout.

Due opere profondamente connesse, i Lieder e la Prima Sinfonia. Come racconta Ilaria Grippaudo nel programma di sala, il materiale della Sinfonia fu ripreso proprio dai quattro leader, composti in pochi giorni tra Natale 1884 e Capodanno 1885 sulla spinta di una delusione d’amore: Mahler si era innamorato dalla cantante Johanna Richter ma ne era stato respinto. “Mahler – scrive Ilaria Grippaudo – traspose in musica lo sconforto del momento, tracciando il percorso di un immaginario ‘giovane in viaggio’ chiaramente ispirato a esempi schubertiani”.

Un viaggio caratterizzato da sentimenti di sofferenza e rassegnazione ma accompagnato dal conforto della natura, rappresentata dal canto degli uccelli, dal tiglio fiorito, dalla rugiada, dalle campanule, dai verdi prati. La prima esecuzione integrale fu nella versione orchestrale, interpretata a Berlino dal baritono Anton Sistermans e dai Berliner Philharmoniker, diretti dal compositore il 16 marzo 1896.

Nell’anno dei Lieder, 1885, Mahler cominciò ad abbozzare la Prima Sinfonia, che sarebbe stata poi completata tre anni dopo. La première ebbe luogo a Budapest, il 20 novembre 1889, quando il lavoro venne presentato come “poema sinfonico in due parti”.