Saranno le basi militari siciliane a fornire l’appoggio logistico per la missione militare internazionale in Libia. L’Italia è pronta a guidare quella che viene annunciata come missione di pace ma che non potrà che passare da azioni di guerra contro l’Isis prima di trasformarsi in una vera missione di sicurezza e controllo del territorio e poi di ricostruzione.

La missione partirà solo se sarà il governo libico legittimamente insediato a chiedere aiuto alla comunità internazionale. una richiesta che appare quasi scontata ma per la quale bisognerà attendere che il governo libico vanga eletto e si insedi.

Attualmente sono in corso le incursioni aeree anti Isis americane a a tutela delle truppe droni o armati possono essere autorizzati al decollo anche da Sigonella. Se la missione prenderà il via sarà coinvolta anche la base di Trapani Birgi che è comunque pronta alla mobilitazione già da settimane.

Di fatto la Sicilia diventa, così, bersaglio dei terroristi in quanto base delle truppe ‘nemiche’. Una missione ancora non iniziata ma già annunciata che ha fatto scattare lo stato di pre-allerta in tutte le basi

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