Via libera alla delibera sulle Partecipate del Comune di Palermo. Alle due del mattino il Consiglio Comunale di Palermo ha approvato il contestato documento che di fatto riforma il sistema di controllo sulle società partecipate. Si tratta di una modifica sostanziale del sistema che alla fine è stata votata anche dal Pd che per tre giorni era stato strenuamente all’opposizione minacciando anche di ricorrere all’Anticorruzione se non fossero passate alcune modifiche nel segno della trasparenza.

Alla fine si è trovata la quadratura del cerchio. Con questa delibera diventa effettiva la mobilità del personale fra le partecipate e il sindaco potrà, con proprio provvedimento, autorizzare lo spostamento di personale da una azienda ad un’altra a seconda delle esigenze. Ma la delibera di fatto sblocca gli avanzamenti di carriera di personale e dirigenti, sblocca gli straordinari, libera le risorse che potranno essere impegnate (quasi 2 milioni di euro) per aumentare le ore di lavoro degli operaie degli addetti alle Partecipate a iniziare della Reset, l’ex Gesip, che vedrà un incremento orario dell’impiego dei suoi lavoratori anche se inferiore rispetto alle previsioni dei sindacati. Viene, inoltre. stabilito l’interpello interno alla ricerca della figura di un Direttore (manager) per le aziende che solo in caso di assenza delle necessarie qualifiche e competenze potrà essere scelto al di fuori delle stesse aziende.

Ma rispetto all’impianto della bozza di delibera che risale allo scorso 18 maggio sono numerose le modifiche passate con emendamenti. primo fra tutti quello a firma Nadia Spallitta che ha reintrodotto il controllo analogo da parte del Consiglio comunale che, nella precedente stesura, veniva demandato a sindaco e giunta. Le partecipate dovranno inserire tutti i provvedimenti riguardanti spesa, incarichi esterni, assunzioni e così via, nei budget e nei piani industriali che dovranno passare al vaglio del Consiglio comunale per il controllo analogo ovvero per verificare che siano rispettate le medesime regole che valgono per l’amministrazione comunale.

Un altro emendamento mette un chiaro no agli incarichi esterni senza che essi siano stati previsti nell’apposito regolamento anche quello al vaglio del Consiglio Comunale così come anche la modifica degli statuti delle partecipate non potrà essere autorizzata solo da sindaco e giunta ma dovrà transitare dal Consiglio Comunale per il controllo.

“Oggi il Pd esprime piena soddisfazione rispetto alla delibera votata stanotte in consiglio comunale – dice Stefania Munafò componente della segreteria provincia del Pd di Palermo -. L impegno e i sacrifici sono stati pienamente ripagati . Sono stati votati gli emendamenti del Pd alla delibera che hanno salvaguardato il potere di indirizzo e controllo del consiglio comunale, ottenendo che i punti del articolato in delibera debbano tutti essere inseriti nei budget, piani industriali e passare dal consiglio comunale attuando il controllo analogo, inibita la possibilità di dare incarichi esterni senza regolamento preventivo,cassata la possibilità che la giunta possa modificare gli statuti delle partecipate, prerogativa assoluta del consiglio comunale. Per questo motivo abbiamo deciso di votare la delibera essendo state accolte le nostre richieste nel segno della trasparenza evitando che il Consiglio Comunale venisse espropriato delle proprie competenze. In questo modo la delibera è stata migliorata nell’interesse della collettività e dei lavoratori delle aziende partecipate che sono da sempre una priorità”

 “La battaglia ora si sposta su un altro fronte. Il Pd vigilerà – continua Munafò – sulla effettiva trasmissione al Consiglio Comunale e sulla discussione a Sala delle Lapidi proprio degli atti riguardanti le partecipate. Il 2015 è finito, vengano attuate le mobilità, ma se i budget, i piani industriali e i bilanci degli enti non arriveranno per tempo sarà di nuovo battaglia. Attualmente all’ordine del giorno del Consiglio c’è solo il piano industriale dell’Amat che peraltro non viene mai prelevato. Questa cattiva abitudine deve cessare. Tutte le Partecipate devono inviare i propri budget, piani industriali e i propri bilanci e il Consiglio deve conoscerli e approvarli altrimenti sarà su questo punto che chiederemo l’intervento dell’Autorità Anticorruzione. Non è ammissibile che il Consiglio Comunale non sappia cosa succede nella aziende e debba votare il bilancio al buio ! “
“Con la delibera votata stanotte a Sala delle Lapidi, cosi come modificata grazie agli emendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico, – affermano Miceli e Marfia, rispettivamente Segretario e Responsabile Comunicazione PD Palermo – permangono inviolate le prerogative che la legge attribuisce al Consiglio Comunale, quanto ai poteri di indirizzo e di controllo sulle società partecipate”.

“L’azione compatta del nostro gruppo consiliare, in particolare, ha il merito esclusivo di impedire il conferimento di incarichi esterni senza un regolamento preventivo (a garanzia della trasparenza) e sottrarre alla giunta la facoltà di modificare gli statuti delle partecipate, prerogativa questa che resterà in capo al consiglio. Budget, piani industriali e bilanci di tutte le partecipate dovranno necessariamente essere vagliati dunque dal massimo organo di rappresentanza dei cittadini palermitani, a garanzia di una maggiore democrazia nelle scelte strategiche e a discapito di chi invece si illude ancora di poter amministrare la città, indisturbato, con sistemi pseudo-monarchici e qualche blitz notturno di fine anno”.

“Ai Consiglieri Dem – concludono Miceli e Marfia – va il plauso convinto di tutto il Partito per l’eccellente lavoro svolto (durante una festività e fino a tarda notte) a tutela degli interessi dei cittadini e a presidio della democrazia, con una rinnovata unità d’intenti, anche alla luce dei recenti e fattivi confronti con la nuova Segreteria provinciale del Pd”.

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