“La mafia non pensi che si abbassi la guardia. Abbiamo iniziato una battaglia insieme al Presidente Antoci per fare in modo che i terreni dei parchi non vadano ai mafiosi ma vadano alle cooperative dei giovani che devono lavorare”

Così il presidente della Regione Rosario Crocetta oggi pomeriggio incontrando la stampa dopo l’attentato che stanotte ha visto nel mirino il presidente del Parco dei Nebrodi Franco Antoci salvatosi grazie all’auto blindata che ha fermato i colpi sparati al suo indirizzo ed alle reazione della scorta che ha causato il ferimento di uno dei quattro assalitori.

“Si è cercato veramente di uccidere Antoci che è vivo grazie alla reazione di un dirigente del commissariato di Sant’Agata che si è preoccupato, oltre i suoi doveri di servizio, di verificare la sicurezza di Antoci. E’ stata la sua presenza aggiuntiva ad evitare che l’attentato andasse a buon fine. L’obiettivo era chiaro: sparare, bloccare l’auto e darla alle fiamme costringendo Antoci e la scorta a uscire o a rimare uccisi all’interno arsi vivi”.

La ricostruzione di Crocetta è agghiacciante. “Lo Stato ora deve reagire e non solo con il rafforzamento delle misure di tutela e sicurezza. Lo Stato deve reagire con rastrellamenti sul territorio ed operazioni mirate. Questi criminali devono capire che più alzano il livello della sfida più forte è la reazione dello stato e più difficile sarà la ,loro esistenza sul territorio”.

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