In questa storia c’è una cosa certa: il cane Ruth è morto per le percosse e le violenze subite. Chi sia il responsabile di tanta barbarie di questo nuovo orrore su un animale non si sa.

L’anziano che la rete ha definito già l’orco e l’assassino non è neppure indagato dopo una giornata passata dai carabinieri.

Alla fine delle indagini chi rischia di più potrebbe essere il proprietario di fatto dell’animale. Già perché l’aggressione del cane è avvenuta lunedì. Ruth ha visto il veterinario solo martedì dopo 24 ore di pene e sofferenze.

Il padrone del cane, quello che si occupava dell’animale randagio, ha impiegato più di 24 ore per trovare un veterinario. E’ quanto hanno stabilito i carabinieri della compagnia di Partinico che hanno iniziato ad indagare sulla violenza che ha portato alla morte della povera bestia.

Il padrone del cane e l’uomo ripreso in fotografia, il presunto orco si sono denunciati a vicenda per percosse. In passato aveva avuto già tanti. screzi e momenti di tensione

Oggi in caserma sono stati sentiti tutti e nelle prossime ore potranno essere risentiti anche i volontari delle associazioni animaliste e i veterinari che hanno accudito il cane.

Tanti sono i dubbi da chiarire su questa vicenda che appare molto confusa. Certezze non ce ne sono e i buoni e i cattivi di questa storia vanno ancora identificati.

Le sommarie sentenze sui social lasciano il tempo che trovano L’isteria della rete e un’informazione che si lascia solo emozionare da foto e video senza i minimi e indispensabili riscontri ha creato mostri e una verità senza le dovute conferme.

Tutto per alimentare un circuito mediatico che forse non serve agli animali assistiti.