Hanno aspettato che passassero i giorni del clamore e del dolore. Hanno atteso il triste rito della sepoltura. Ma alla fine hanno deciso di parlare e sollevare la polemica. Il Maresciallo dei carabinieri Silvio Mirarchi ucciso durante un appostamento nelle campagne di Marsala, non sarebbe solo vittima di un criminale che gli ha sparato ma anche delle scelte dello stato che sta sguarnendo il territorio lasciando sempre più sole le Forze dell’ordine.
E’ il pensiero del Silp che lancia la polemica a distanza di quasi una settimana dalla tragedia. “L’uccisione del Maresciallo dei Carabinieri Silvio Mirarchi costituisce purtroppo la cartina di tornasole di una situazione che da tempo il Silp Cgil denuncia ovvero l’abbassamento, cioè, dei livelli di guardia e del controllo del territorio – dice Vito Alagna, segretario generale del Silp Cgil Sicilia – le cause di tutto ciò sono da ricercare nel mancato ascolto, nella poca attenzione da parte della politica, di un Esecutivo che dovrebbe prendere le decisioni utili affinché lo Stato sia davvero presente ed efficiente sul territorio, ma non lo fa”.
Alagna ricorda che nel trapanese “il Silp Cgil ha coinvolto Cgil, Cisl e Uil in un’azione di denuncia comune presso il Prefetto , lo scorso ottobre, sulla carenza di organico al Commissariato di Marsala. Ma- rileva- con le ultime assegnazioni neppure un nuovo agente è stato trasferito a Marsala”.
Il segretario del Silp sottolinea che “basterebbe l’assegnazione di giovani risorse per avere il controllo completo del territorio. Auspichiamo che i vertici del Dipartimento della pubblica sicurezza e il Governo nazionale diano risposte in tempi rapidi. Non è accettabile- aggiunge- che in Italia nel 2016, a Marsala, un collega carabiniere muoia perché colpito alle spalle da un soggetto armato assoldato dalle organizzazioni criminali per difendere piantagioni illegali di droga”. Alagna conclude dicendo: “Siamo seriamente preoccupati, perché in Sicilia parecchi altri sono gli uffici gravemente carenti e nelle medesime condizioni del Commissariato di Marsala, i cui operatori si trovano a dovere gestire situazioni difficile con le sole proprie forze e nella speranza che arrivino i rinforzi”.
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