“Poco prima che scoppiasse la rissa nella discoteca Goa di Palermo Aldo Naro e l’ex fidanzata Simona Di Benedetto avevano litigato per motivi di gelosia.

Me lo raccontò Aldo poco prima di essere ucciso durante la rissa scoppiata in discoteca”. E’ quanto ha raccontato durante il processo che si sta celebrando a Palermo oggi Ciro Vella, amico del medico ucciso la notte di San Valentino del 2015.

Imputati Massimo Barbaro, gestore della discoteca Goa, accusato di favoreggiamento, Francesco Troia buttafuori e Antonino Basile giovane dello Zen accusati di rissa aggravata dall’evento morte.

“Poco prima che scoppiasse la rissa furiosa, la fidanzata di Aldo era andata da un buttafuori per farsi riparare il braccialetto per entrare al privè – afferma l’avvocato Antonino Falzone che assiste la la famiglia Naro – Al ritorno Aldo e la fidanzata avrebbero litigato in modo violento. Il giovane medico avrebbe chiesto aiuto a Vella per cercare di riportare la pace con la fidanzata”.

Ma l’ex fidanzata Simona Di Benedetto chiamata come testimone dalla parte civile ha affermato in aula di non ricordare nulla di quella sera. “Ha fatto quasi scena muta. Ha detto di avere un vuoto di memoria su quanto avvenuto quella tragica sera – aggiunge l’avvocato Falzone – Non ha ricordato neppure quanto aveva riferito ai carabinieri quando era stata sentita poco dopo l’omicidio e cioè che aveva visto il fidanzato rannicchiato a terra che non aveva avuto nessuna possibilità di muoversi. Eppure come dimostra un video che abbiamo mostrato lei si trovava nella stanza del privè quando è scoppiato tutto”.

La mamma di Aldo Naro, Anna Maria Ferrara, questa mattina si è presentata in tribunale con le foto del figlio pestato a sangue.

“Si sono stati silenzi che ci hanno che ci hanno delusi e amareggiati – dice la madre di Aldo Naro – Come è possibile che non si ricordino i particolari di un fatto grave come il barbaro omicidio della persona che si sostiene di amare? Come si fa a non mettere in conto l’aiuto anche se involontario che in questo modo si dà agli assassini di Aldo? La storia di Aldo è molto strana e piena di ombre”.

L’avvocato della giovane Simona Di Benedetto replica a tutte le ricostruzioni fatte sull’interrogatorio della sua assistita, testimone al processo. “La giovane Simona Di Benedetto ha risposto a tutte le domande e non è stata reticente – dice l’avvocato Antonio Agnello legale che assiste Simona Di Benedetto, l’ex fidanzata di Aldo Naro – E’ stata un’esperienza dolorosa rivivere quei momenti. Il giudice ha sospeso l’udienza stigmatizzando il modo di procedere dell’interrogatorio. Mi è stato riferito che è stata mostrata una foto del fidanzato alla mia assistita ed è stato chiesto di riconoscerlo”.

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