La Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha notificato un invito a dedurre al presidente della Regione Rosario Crocetta, al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e ai rispettivi predecessori Raffaele Lombardo e Diego Cammarata.
L’inchiesta nata da un esposto del Movimento Cinque Stelle è condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla procura della Corte dei Conti, diretta da Gianluca Albo, riguarda il mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata.
Oltre agli amministratori pubblici sono coinvolti nell’inchiesta ex assessori comunali e dirigenti regionali e comunali.
“A seguito di esposto presentato dal Movimento 5 Stelle, la procura della Corte dei Conti ha, doverosamente, aperto una istruttoria.
Fornirò ogni necessario chiarimento, tenuto conto peraltro che, tale servizio non era gestito dal Comune di Palermo ed essendo gestito da un commissario regionale su disposizione di un provvedimento del Governo nazionale”.
È quanto dichiara il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in merito alla notizia, diffusa da alcuni organi di stampa, di una inchiesta della Corte dei Conti inerente la gestione dei rifiuti in Sicilia.
“Accolgo con soddisfazione la notizia diffusa oggi dalla stampa secondo cui la Procura regionale presso la sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha notificato un ‘invito a dedurre’ al presidente della Regione Rosario Crocetta, al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e ai rispettivi predecessori Raffaele Lombardo e Diego Cammarata.
I responsabili del disastro della gestione rifiuti in Sicilia devono pagare le loro inadempienze di tasca propria, senza pesare sui contribuenti”.
Lo dice Claudia Mannino, parlamentare nazionale del M5S. “Continuerò a monitorare e a usare tutti gli strumenti giuridici in mio possesso – aggiunge – nella speranza che la gestione rifiuti e la raccolta differenziata possano finalmente essere gestite con competenza e nel rispetto delle leggi, dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
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