La ragazza morta per una presunta meningite l’ultimo week end lo ha trascorso in alcuni pub di Palermo.
I titolari dei locali sono stati contattati dall’Asp in via precauzionale ed hanno pubblicato su Facebook un messaggio per mettere in guardia tutti coloro che potrebbero essere entrati in contatto con la ragazza.
Si tratta di un locale in via Dante e di un altro in via Sedie Volanti, in uno dei due la giovane avrebbe partecipato ad una festa privata:
“Siamo stati contattati dall’azienda sanitaria provinciale – scrivono dal Krust pub e dallo Steampub – che ci ha informato che c’è stato a Palermo un caso di meningite di una ragazza. Sabato sera è possibile sia stata anche da noi. Essendo la meningite contagiosa e trasmissibile per vie aeree chiunque accusi sintomi improvvisi di mal di testa, febbre e sintomi influenzali sospetti è pregato di contattare il proprio medico curante immediatamente o l’Asp al numero 0917032415″.
Oggi l’unità di Microbiologia dell’ospedale universitario ha confermato la diagnosi. La ragazza è morta per una sepsi meningococcica. Il ceppo batterico da cui è stata affetta è di tipo C, per cui esiste il vaccino.
“La vaccinazione – spiega Nicola Casuccio, responsabile del servizio di Epidemiologia dell’Asp di Palermo che ha inviato le comunicazioni – esiste da anni per i neonati e poi viene riproposta gratuitamente per i ragazzi in età adolescianziale tra i 14 e i 18 anni, la fascia più colpita. Giulia era quindi fuori target, ma è comunque possibile fare il vaccino a proprie spese ad ogni età”.
“La malattia – spiega ancora Casuccio – si trasmette con le secrezioni salivali e nasali. La profilassi antibiotica è indicata solo per i soggetti che sono stati a strettissimo contatto con la ragazza. Per gli altri basta fare attenzione ai sintomi: in caso di mal di testa o di malessere invitiamo ad andare dal medico curante o in ospedale”.
Nella sede dell’azienda sanitaria sono arrivate decine di telefonate.
I medici invitano alla calma. “Invitiamo tutti alla calma. Forme come quella che ha colpito la ragazza sono rare e purtroppo per la maggior parte dei casi letali, perché determinano la compromissione degli organi vitali nel giro di 36-48 ore. Ma essere stati nello stesso luogo non implica che ci sia stato scambio
di secrezioni”. Da capire è anche come la ragazza abbia contratto il batterio. “In teoria – dice il medico – si potrebbe contrarre anche da portatore sano”.
Oggi pomeriggio il medico legale del Policlinico Paolo Procaccianti eseguirà l’autopsia sul corpo della ragazza.
I sanitari impegnati nell’accertamento indosseranno particolari tute e protezioni perché la meningite batterica è particolarmente acuta e contagiosa.
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