Su Rai 1 la fiction ispirata alla vita di Letizia Battaglia, una donna capace di lottare per emancipazione e riscatto, libertà e, soprattutto, verità. Roberto Andò, palermitano come lei, ha inserito nell’opera le sue riflessioni, la sua voce, in una miniserie che RaiUno manderà in onda il 22 e 23 maggio. La messa in onda della fiction su Letizia Battaglia è anche un modo per celebrare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, gli agenti di scorta anche attraverso la testimonianza di quella ragazza dai capelli fucsia che se ne è andata via lo scorso aprile a 87 anni.

Chi era Letizia Battaglia

Letizia Battaglia ha amato e odiato la sua terra. Ha provato ad andarsene via andando a Milano o Parigi per tornare a casa. Ha lavorato per il giornale L’Ora. Ha scattato con la sua macchina fotografica le facce degli assassini o la devastazione della Sicilia. La foto a Piersanti Mattarella o la foto che inquadra Andreotti e gli esattori Salvo, bastano per mettere in risalto il ruolo conquistato anche nella storia dell’antimafia da una irrequieta e ribelle siciliana ben tratteggiata per Bibi Film e Rai Fiction nell’interpretazione di Isabella Ragonese.

L’anteprima a Palermo

Il 20 maggio a Palermo ci sarà l’anteprima al cinema Rouge et Noir cui parteciperanno tutte le persone importanti della sua vita. Da bambina, da giovane, e poi da adulta, la sua esistenza audace e anticonformista racconta in modo potente le grandi lotte delle donne nel secolo scorso per conquistare dignità e libertà. Una vita affascinante, avventurosa, sbalorditiva. Una vita di battaglie, in una realtà professionale da sempre maschile come quella dei fotoreporter di cronaca di quegli anni. Unica donna tra colleghi uomini, Letizia Battaglia riusciva a imporre uno sguardo di pietà e di bellezza, e per questo le sue foto resteranno per sempre. Il racconto televisivo è stato realizzato d’intesa con Letizia e con la sua collaborazione. Nel film, inquadrati dal suo obiettivo, sfilano mafiosi, povera gente, bambine, grandi personaggi della nostra storia civile e culturale, come lo stesso Falcone, Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini.

Una donna che si ribella al destino

“La sua vicenda personale – dice Roberto Andò – racconta di una donna che si ribella al destino di figlia subordinata e di moglie oppressa, e si trasforma in una combattente che, in cinquant’anni di attività, con tenacia e coraggio, grazie all’enorme talento profuso nel lavoro per il giornale L’Ora, sarà riconosciuta come una delle più grandi fotografe del mondo (non è un caso che nel 2017 il New York Times abbia inserito il suo profilo tra le undici donne più rappresentative del pianeta). Armata di empatia e di pietà, d’innocenza e sensualità, attraverso le sue fotografie, Letizia Battaglia ha lottato per far sì che la Sicilia e l’Italia divenissero un paese migliore, degno di essere vissuto. Le dobbiamo essere grati tutti”.

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