“Apprendiamo a mezzo stampa della costituzione di una Consulta delle infrastrutture per snellire e monitorare la realizzazione delle opere pubbliche in Sicilia. Una task force dove però non sono state coinvolte due importanti organizzazioni sindacali che di sicuro rappresentano la maggioranza dei lavoratori edili. Oggi prendiamo atto del grave comportamento assunto dal Governo regionale”.
Così i segretari generali di Uil Sicilia e Cgil Sicilia, Claudio Barone e Michele Pagliaro, che insieme ai segretari di Feneal Uil e Fillea Cgil, Francesco De Martino e Francesco Tarantino, prendono atto della volontà dell’assessore Falcone di volere creare una frattura, di certo non nell’interesse dei lavoratori”.
E’ un attacco ad alzo zero quello di due dei tre sindacatid ella ‘triplice’ dopo che l’assessore ha istituto la Consulta non su propria iniziativa autonoma ma su richiesta di un terzo sindacato: la Filca Cisl.
la vicenda inizia nella giornata di ieri quando pubblicamente la Cisl avanza questa richiesta a Falcone: “L’assessore regionale Marco Falcone istituisca la Consulta delle infrastrutture, strumento essenziale per la realizzazione delle opere” scrive il sindacato cislino.
A lanciare la proposta è il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca, che suggerisce al governo regionale la costituzione di una task force speciale interistituzionale e della quale facciano parte le associazioni di categoria e le sigle sindacali, come fatto con i trasporti.
“Tutti siamo consapevoli della necessità di snellire gli iter burocratici propedeutici alla realizzazione delle opere pubbliche – aggiunge D’Anca – come siamo coscienti delle incognite sia prima sia durante l’avvio di un cantiere. La Sicilia soffre soprattutto per la carenza di infrastrutture e per colmare questa lacuna che tanti danni arreca ogni giorno a 5 milioni di persone, occorre fare presto”.
Secondo il segretario generale della Filca Cisl Sicilia “con la Consulta si potrebbe seguire lo stato di avanzamento dei lavori e superare gli eventuali intoppi burocratici”.
In serata arriva la risposta di Falcone. “Accogliamo con grande favore l’appello lanciato dal sindacato Filca Cisl per l’istituzione della Consulta regionale delle Infrastrutture e, già per martedì prossimo, abbiamo fissato un incontro in Assessorato per avviare in concreto la nascita di un tavolo che comprenda le sigle sindacali, Confindustria, Ance, Anas, RFI e altri attori di rilievo” risponde l’assessore regionale alle Infrastrutture
“Il Governo Musumeci – prosegue Falcone – sta facendo dell’interlocuzione costante con il mondo dell’impresa, del lavoro e dell’associazionismo una via privilegiata per rafforzare le azioni da mettere in campo e affinare gli obiettivi. In campo infrastrutturale la Sicilia necessita di un massiccio intervento – aggiunge l’assessore Falcone – che passa dallo sblocco delle opere rimaste sulla carta e da una programmazione concertata, aderente alle necessità dei territori. Siamo infatti impegnati a trattare con Roma sulle aziende in sofferenza come CMC, Condotte spa, Ansaldi, Toto costruzioni per far ripartire i grandi cantieri e anche in questo la Consulta delle Infrastrutture – conclude Falcone – può essere uno strumento di confronto e raccordo per dire basta alla stagione delle incompiute e delle opere che languono”.
Adesso l’affondo di Uil e Cgil che considerano questo atto ‘non negli interessi dei lavoratori’ e dunque, anche se si rivolgono all’assessore, di fatto attaccano i colleghi di area Cisl che, sentitisi chiamati in causa, rispondono a stretto giro di polemica: “Restiamo sbigottiti dalle affermazioni della Cgil e della Uil, rispetto alla nostra proposta di costiture una Consulta delle Infrastrutture, accolta positivamente dall’assessore regionale, Marco Falcone”.
“Pensavamo – continua il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca- che al contrario da parte delle due sigle sindacali ci sarebbe stata comunione d’intenti su un tema che riguarda tutti e che, nelle nostre intenzioni, dovrebbe includere tutti anche come componenti di quest’organismo da noi proposto. Ben vengano eventuali altre loro idee o ipotesi, noi siamo sempre pronti a discuterne nell’interesse generale e mai di parte. Noi siamo per le proposte, non per le polemiche”.
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