“Tajani ha ragione quando dice che non si tratta di rifare la Dc, perché la Dc c’è già, è in fase di crescita e gode di ottima salute”, lo dicono in una nota Totò Cuffaro e Francesca Donato, rispettivamente segretario nazionale e vice presidente della Democrazia Cristiana, commentando le parole del nuovo segretario di Forza Italia al Corriere della Sera.
Il riconoscimento di Tajani
Per il leader della rinata Dc e la parlamentare europea “il riconoscimento di Tajani del ruolo della Dc nella storia e nella vita politica del Paese è un primo passo importante che può costituire la necessaria premessa per un dialogo costruttivo tra quelle realtà che hanno in animo di rafforzare il centro e di contribuire a far vincere i valori democratici cristiani e del Partito Popolare Europeo”. “La Dc nuova c’è ed è pronta a confrontarsi per allargare e rafforzare l’area moderata” concludono Cuffaro e Donato.
Le parole di Tajani
Primo giorno da leader per Antonio Tajani che è stato eletto, ieri, Segretario di Forza Italia. Sarà lui a guidare il partito dopo la scomparsa, avvenuta lo scorso 12 giugno, del presidente e fondatore Silvio Berlusconi. Tocca al Vicepremier.
Il quale sembra già ben concentrato sul nuovo ruolo come si evince in una intervista rilasciata oggi, nel suo primo giorno ufficiale da capo del partito, ai microfoni del Corriere della Sera. Intenzioni ed ambizioni che puntano subito in alto: “Forza Italia non è la costola di nessuno, saremo l’architrave del sistema politico italiano”. Antonio Tajani sembra ammiccare all’idea di un grande centro capace di attrarre un elettorato eterogeneo ma convintamente liberale. Una nuova Democrazia Cristiana – chiede l’intervistatrice Monica Guerzoni – la sua risposta: “Non si tratta di fare la nuova Dc ma di aggregare e costruire un partito con le porte aperte, che svolga il ruolo che svolgeva la Democrazia Cristiana nella prima repubblica”.
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