La Sicilia soprattutto con i suoi colori e scorci nascosti trovano spazio su www.giovannifranco.it del giornalista dell’Ansa, Giovanni Franco. Una carrellata di immagini sul sito internet realizzato dalla graphic designer, Glauce Valdini. Grande spazio anche a volti e paesaggi ritratti in giro per il mondo.

Scrive il critico d’arte Nicolò D’Alessandro: “L’obiettivo di Franco spazia con disinvoltura, dal paesaggio al ritratto, alla fotografia di posa, dal meditato reportage alla sorpresa di uno soggetto improvviso per non perdere l’inseguita immagine che sempre riporta a qualcos’altro. Cerca nell’assenza provocatoria di una visione descritta nella sua semplicità realistica, la complicità dello sguardo per completare il racconto”.

Franco ha esposto le sue foto a luglio scorso a Castelmola nella mostra “L’Isola a colori. Viaggio fotografico in Sicilia”. Ricorda la curatrice dell’esposizione e critica d’arte Milena Romeo: “Gli occhi di Franco mi hanno guidato, il suo sguardo sincero sulle cose, garantito dalla sua sicura tecnica e dalla fedeltà ai colori dei paesaggi, di terre e mari, come gli ocra, i verdii celesti, gli smeraldo, i cremisi, sono fissati senza alterazioni o interpretazioni. Questo è il paesaggio che vediamo senza guardare, questa è la prosaicità della realtà che, con lui, si trasfigura in poesia, senza eccessi mitologici o derive oniriche”.

“Giovanni Franco ha imparato a scrivere con l’inchiostro del sole del paese natale: nella fattispecie, Palermo. Una volta incamerato l’alfabeto panormita delle immagini, ha poi cominciato ad esplorare le altre cento Sicilie. Senza cavalletto, senza flash. Con un bagaglio ultraleggero: la Canon a tracolla e la dotazione di un fiuto iconico e concettuale affinato con il parallelo mestiere di giornalista, – scrive nella biografia Lillo Gullo – In fondo, per raccontare la vita che incuriosisce, emoziona ed appassiona non serve altro”.

Osserva Enzo d’Antona: “Le sue foto sono basate su due elementi tecnici e uno, chiamiamolo così, psicologico. Nella tecnica si intrecciano e si combinano il colore e la composizione. Gli oggetti, le case, le persone, insomma tutti gli “attori” sono composti cinematograficamente: è la condizione questa che suppone lo scatto, purché ci siano i colori giusti, forti e sicuri. Questi colori che in altre cose siciliane assumono una dimensione tragica e persino tetra – il cielo implacabile, la campagna di un giallo accecante, le pietraie bianche e nere – qui ci trasmettono voglia di normalità, in una inquadratura ancora una volta da macchina da presa. Colori nella magia del Cinemascope, si sarebbe detto mezzo secolo fa”.

“Giovanni Franco resta uno scrittore prestato al giornalismo che con la fotografia trasforma in concreto ciò che è tanto banale quanto straordinario: – chiosa Nicola Cristaldi – un fatto è più interessante se descritto con poche parole, se narrato brevemente lasciando al momento successivo quello che con presunzione viene detto approfondimento”.

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