Martedì 9 maggio alle ore 16.30 il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ospiterà un incontro sul tema “La Sicilia Capitale del Patrimonio Immateriale Unesco”, un dibattito non convenzionale sul patrimonio immateriale siciliano, durante il quale interverranno Giuseppe Barbera, Paolo Inglese, Rosario Perricone, Aurelio Angelini, con presentazione di Gianfranco Zanna e conclusioni di Ignazio E. Buttitta.

L’incontro verterà sui tre capolavori siciliani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale immateriale (Representative List of the Intangible Cultural Heritage of Humanity): l’Opera dei pupi, La Dieta Mediterranea, La vite ad alberello di Pantelleria.

L’opera dei pupi è stata proclamata nel 2001 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità grazie al supporto dell’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, accreditata quale organizzazione non governativa consulente del Comitato Intergovernativo del Patrimonio Culturale Intangibile UNESCO.

L’espressione opera dei pupi indica il teatro di marionette del sud Italia e della Sicilia. Questo tipo di spettacolo, sviluppatosi nella prima metà del XIX secolo, si basa su lunghe vicende rappresentate a puntate, che derivano dalla letteratura epico-cavalleresca, particolarmente dal ciclo carolingio. Il repertorio comprende anche vite di banditi, di santi e avvenimenti storici.

La Dieta Mediterranea è stata proclamata nel 2010 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità e rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.

La vite ad alberello di Pantelleria è stata proclamata nel 2014 Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Si tratta di una pratica agricola che rappresenta un esempio unico nel suo genere di coltivazione della vite, tramandatasi di generazione in generazione nella comunità pantesca. L’alberello pantesco è basso e riparato da una conca di terreno e da muretti realizzati con pietre che permettono, proteggendo dal vento, la produzione di uva e la vita stessa della pianta in condizioni climatiche avverse che caratterizzano Pantelleria per 9/10 mesi l’anno.

Interverranno:
Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia.
Giuseppe Barbera è professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo. Si occupa di alberi, sistemi e paesaggi agrari. Tra i suoi libri, Tuttifrutti, Viaggio tra gli alberi mediterranei tra scienza e letteratura, (Oscar Mondadori), Premio Giardini Hanbury, Grinzane Cavour 2007 e Abbracciare gli alberi. Mille buone ragioni per piantarli e difenderli, Mondadori (2009). Per il FAI ha curato il recupero della Kolymbetra nella Valle dei Templi e del giardino Donnafugata nell’isola di Pantelleria. È socio onorario AIAPP.
Paolo Inglese è professore ordinario di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali. E’ stato nominato Direttore del Centro Servizi Sistema Museale di Ateneo per un triennio.
Rosario Perricone è docente di Antropologia culturale presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo e direttore del Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e del Festival di Morgana. Ha recentemente ideato e coordinato il Seminario permanente di Etnografie del contemporaneo.
Aurelio Angelini a Palermo è professore di Sociologia dell’Ambiente ed Ecologia, e allo IULM di Milano, insegna Ambiente e sviluppo sostenibile. I suoi ambiti principali di studio sono la sociologia e l’ecologia. È presidente del Comitato Scientifico del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile UNESCO, componente del comitato scientifico della Fondazione RES e direttore della Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia.
Ignazio E. Buttitta, professore di Discipline demoetnoantropologiche all’Università di Palermo insegna Etnologia europea, Antropologia culturale e Storia delle tradizioni popolari. Presidente della Fondazione Ignazio Buttitta, studia i fenomeni di religiosità popolare in ambito euro-mediterraneo.