E’ il giorno della conta dei danni dopo che la lunghissima giornata di incendi che hanno devastato mezza Sicilia.

La catastrofe di Altofonte, dello Zingaro, a Messina nella zona di Buonfornello con le fiamme che hanno minacciato l’area archeologica Himera.

I vigili del fuoco e gli uomini della forestale hanno accertato che  gli incendi sono di origine dolosa. Così nelle procura di Palermo e Trapani arriveranno le relazioni e le notizie di reato e saranno aperte le inchieste per cercare di trovare i piromani che hanno messo a rischio la vita di tante persone.

Per fare il punto della situazione oggi la giunta di governo è stata convocata con urgenza per oggi dal presidente della Regione, Nello Musumeci per affrontare la nuova emergenza incendi dopo i roghi che hanno devastato molte aree siciliane.

L’esecutivo dovrebbe chiedere lo stato di calamità dopo aver fatto il punto della situazione e analizzato i danni provocati.

Di fronte alla brutalità con cui i roghi sono divampati, ieri sono già arrivate le dure prese di posizione dall’esecutivo regionale. Musumeci ha parlato di «una notte difficile» a causa dei «criminali che hanno appiccato il fuoco ad Altofonte, in sei punti diversi e a favore del vento, hanno compiuto un atto violento che sta pagando una intera popolazione». L’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro parla di «atto di terrorismo contro l’umanità e l’ambiente» e chiede che vengano inasprite le pene per gli incendiari. Anche Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale è duro: «Non basta più spegnere ma occorre una azione di prevenzione bloccando preventivamente i piromani con ronde di pattugliamento e una attività di intelligence per scovare tali criminali».

Il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo e i parlamentari regionali Antonello Cracolici e Baldo Gucciardi hanno espresso rabbia ed indignazione e hanno sollecitato lo stato di calamità e di sostenere i territori e la cittadinanza colpita. Anche il deputato regionale di Forza Italia, Mario Caputo ha chiesto lo stato di emergenza e annunciato che il suo partito presenterà un disegno di legge per gli interventi nei comuni danneggiati. Il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, ha polemizzato sui Canadair tornati a Ciampino per i rifornimenti: «In un periodo come questo di continua emergenza i Canadair dovrebbero essere stanziati negli aeroporti siciliani per non perdere ore e sprecare soldi».

Musumeci già in passato aveva tuonato contro chi appicca gli incendi: «Piromane, ti piace il fuoco? Vai all’inferno» aveva detto un anno fa aggiungendo «andrebbero arrestati e buttata la chiave».

Ieri Musumeci ha ringraziato gli «oltre 150 uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile e del corpo forestale che hanno lavorato senza tregua». E ha convocato la giunta per oggi pomeriggio. Sul tavolo la possibilità di chiedere lo stato di calamità ma anche la necessità di accelerare il più possibile sulla riforma del settore forestale e sul già annunciato potenziamento del personale che necessita di una adeguata copertura finanziaria ancora da individuare.

Cordaro spiega che la prevenzione antincendio quest’anno ha subito dei ritardi a causa del lockdown. Poi evidenzia che entro la prossima stagione arriveranno i nuovi mezzi dell’antincendio regionale. L’assessore, mentre continua a monitorare la situazione, parla di un «atto di terrorismo consumato contro l’umanità e l’ambiente. Il legislatore nazionale deve adoperarsi senza altri indugi». Cordaro rileva che è stato fatto tutto il possibile con tutti gli uomini del Corpo forestale in divisa e gli operai dell’antincendio impegnati sul campo insieme agli elicotteri. Cordaro ieri ha parlato col capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli che «ha accolto il nostro grido di allarme – racconta Cordaro – e sono stati attivati in via straordinaria sei Canadair». Per l’assessore però «è chiaro che si paga una inadeguata prevenzione per il lockdown». Cordaro aggiunge che in giunta si incomincerà a fare la conta dei danni, si valuterà l’opportunità di chiedere lo stato di calamità a Roma. Cordaro costantemente in contatto con Giovanni Salerno, dirigente del Corpo forestale e con i distaccamenti provinciali ha ringraziato tutte le forze in campo: quelle regionali, la protezione civile e i vigili del fuoco.

In giunta si discuterà di come accelerare sulla riforma del comparto, del tema degli stagionali e sui concorsi annunciati per il corpo forestale individuando i fondi necessari. «Abbiamo 25 milioni di fondi europei già attivati con i quali a scaglioni acquisteremo autobotti, fuoristrada e gli altri mezzi necessari già per la prossima stagione». Il dipartimento Protezione civile della Regione, ha spiegato Cocina, ha attivato oltre 200 volontari di circa 35 associazioni di volontariato di Protezione Civile con oltre 30 mezzi.

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