Vigilanza e organizzazione sanitaria, ruolo delle Regioni e rilancio del turismo. Sono i temi posti dal Presidente della Regione Nello Musumeci in sede di cabina di regia Stato Regioni. L’incontro, in video conferenza, si è tenuto in serata e si è concluso poco dopo le 22. Per l’avvio della cosiddetta fase 2, fondamentale è “l’organizzazione sanitaria”, così come “la condivisione col governo nazionale” delle misure per la ripartenza graduale, a cominciare dai cantieri, mettendo in sicurezza le persone e puntando sul “ruolo delle Regioni, centrale per assicurare al Paese di farcela” ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al premier Giuseppe Conte nel corso della video-conferenza.

Dal Presidente del Consiglio e dal Ministro Boccia è arrivato apprezzamento per l’attenzione della Sicilia dove sta crescendo il numero di posto di terapia intensiva disponibili segno del fatto che nonostante il numero limitato di contagi e la tendenza al rallentamento dell’epidemia non si è calata la tensione ne l’attenzione.

Per qualche mese la Sicilia non avrà particolari esigenze di approvvigionamento di mascherine “grazie agli acquisti fatti in autonomia”, ma “bisogna pensare a prospettive di media scadenza” ha aggiunto Musumeci rimanendo in tema sanitario ma spostando l’attenzione sull’esigenza di materiale di protezione.

Ma subito dopo il Presidente della Regione ha voluto puntare il dito sul turismo segnalando come il primo passaggio dopo aver definito la fase di delicata ripartenza, debba essere proprio il rilancio dell’offerta per recuperare il possibile in vista della stagione turistica 2020 già penalizzata.

Positiva è stata la risposta del Premier che si è detto intenzionato a dar vita ad un tavolo per il settore turistico che dovrà essere il primo a nascere subito dopo la ripartenza progressiva.

Il primo tema da affrontare dopo il 4 maggio, dunque, sarà proprio quello turistico come chiesto dalla Sicilia.

Intanto oggi sono iniziate le nuove misure per la mobilità sullo Stretto. Come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Nello Musumeci, salgono a cinque le corse quotidiane dei traghetti da e per Messina.

Grazie all’interlocuzione con il governatore, infatti, il ministero dei Trasporti ha emanato un proprio decreto che consente l’aumento dei passaggi fra la Sicilia e il resto del Paese. Si tratta di un’azione che permette gradualmente di rendere più fluido il traffico sullo Stretto.

Il documento, che con la collaborazione istituzionale con l’onorevole Francesco D’Uva accoglie in toto le richieste della Sicilia, prevede corse gratuite, dirette alla rada di Tremestieri, per il personale pendolare sanitario e la possibilità di traghettare sulle linee dedicate al trasporto merci anche per quelle persone che, dimostrandolo, necessitano di cure mediche.

Da stamane, ha preso il via l’accesso speciale riservato ai pendolari che, grazie al modulo ‘vidimato’ dalla Protezione civile regionale (dopo avere presentato la richiesta alla mail lavoratoripendolari@protezionecivilesicilia.it), hanno effettuato l’attraversamento in modo spedito e ordinato. E’ una nuova misura, introdotta dal presidente della Regione con l’ordinanza del 18 aprile, infatti, che permette di evitare disagi, ma soprattutto pericolosi assembramenti: adesso i passeggeri possono usufruire di una corsia dedicata sia a Villa San Giovanni, sia nel capoluogo peloritano. Secondo i dati della centrale operativa della Protezione civile, sono state più di mille le richieste già certificate e sono in fase di elaborazione le istanze presentate nelle ultime 24 ore. Una volta completata e accertata la ricognizione, verrà rilasciato a ogni passeggero un ‘tesserino’ che consentirà ulteriormente di velocizzare il passaggio dello Stretto

 

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