Lo chef Natale Giunta, molto noto che partecipa a trasmissioni televisive, denunciò e fece arrestare i suoi estorsori adesso si ritrova senza scorta.

La sorella Francesca ha pubblicato un post su Facebook che racconta tutto il suo disappunto per la sensazione di abbandono nella trincea contro il racket.

Ecco il testo del post.

“Mi rivolgo a tutti quei cittadini onesti che come me e la mia famiglia gridano di denunciare chi commette un reato.

Mi rivolgo alle Associazioni, alle Forze dell’Ordine, alla Magistratura che dicono di tutelarti quando gli fa comodo.
Fino a ieri mi battevo e gridavo al mondo di denunciare… denunciare la Mafia, le estorsioni, il pizzo… Grosse parole che ho nel cuore fin da bambina e che ho insegnato a mia figlia. Parole pesanti che ti logorano e distruggono piano piano la tua vita, quella della tua famiglia, quella delle persone care.

Oggi invece, dico che non vale la pena. Non vale la pena di lottare per cercare di cambiare questa terra martoriata e mortificata da chi vuole distruggerla.
Non vale la pena di lottare contro chi vuole colpirla e calpestarla. Ti metti in prima linea, trascorri giorni infernali con la paura che ti assale, notti insonni con l’ansia che ti stringe il petto, sopporti che le tue cose, quelle fatte con sacrifici e tanto lavoro pulito, siano distrutte in un attimo, sopporti gli occhi di quella parte di gente mancia che ti chiama “Sbirro”, sopporti tutto.
Adesso vi dico che non vale la pena.
Grido al mondo di non denunciare perché rimanete SOLI. Soli senza nessuno che vi tutela.
Soli senza quello Stato che prima fa finta di tutelarti e poi ti abbandona.
Mi rivolgo a voi commercianti, imprenditori puliti che come mio fratello hanno denunciato la Mafia. State attenti, siete SOLI.
Da domani la mia vita e quella della mia famiglia cambierà nuovamente. Ho la consapevolezza che pagheremo il duro prezzo di chi ha mandato in galera gente senza scrupoli che si approfitta del lavoro onesto di quella parte sana della Sicilia perché un GRANDE UOMO ha fatto solo il suo dovere di cittadino onesto. Non ho mai conosciuto il sentimento della paura, maa oggi ne so il
significativo e capisco cosa si prova.
Denuncio pubblicamente chi ha la responsabilità di avere abbandonato mio fratello alla sua sorte.
Denuncio pubblicamente i responsabili.
Denuncio che l’incolumità di mio fratello, Natale Giunta è a rischio e chiedo il diritto che venga tutelato. Denuncio i componenti dell’Ufficio Centrale Interforze Sicurezza Personale -UCIS- e il Prefetto di Palermo. Da domani se accade qualcosa a mio fratello la responsabilità è la vostra.
Firmato Francesca Giunta, giornalista, moglie di un Carabiniere e sorella di Natale Giunta”.