“Sono profondamente indignata per la macchina del fango che la stampa ha scatenato contro il presidente Gianfranco Micciché, bersaglio di una vergognosa operazione di delegittimazione e di discredito, che lo vuole coinvolgere in un’inchiesta sulla droga per la quale – e lo sottolineo con decisione – non risulta essere indagato. Si tratta di una manovra infame e strumentale, che ha lo scopo di danneggiare una personalità di primo piano e di grande valore del centrodestra siciliano e nazionale, che ha sempre lavorato con serietà, trasparenza e impegno. Un uomo lungimirante, che ha dato l’opportunità a tante personalità politiche che oggi gli voltano le spalle di avere ruoli di prestigio”. Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo.

Le parole della Ternullo

“Un uomo brillante che non conosce invidia, gelosie ma che vive per essere felice e rendere felice gli altri – conclude la Parlamentare. Auspico che gli organi competenti facciano immediata chiarezza e che si ponga fine a questa campagna calunniosa, che non rispetta la dignità e la reputazione di un uomo che non merita di essere trascinato nel fango per chissà quali finalità. Sono ormai molti anni che ho avuto il privilegio di conoscere l’on. Micciché e la sua splendida famiglia. Tra alti e bassi, tra noi c’è sempre stato un confronto costruttivo e leale, che solo una persona intelligente e colta come lui può garantire. Sarò sempre al suo fianco perché credo a quello che lui stesso ha dichiarato, consapevole che anche questa volta saprà difendersi con determinazione e coraggio, per continuare a fare il suo dovere con onore e responsabilità”.

Le accuse a Miccichè

C’era anche Gianfranco Miccichè, ex Presidente dell’Ars ed ex coordinatore di Forza Italia in Sicilia fra gli acquirenti della droga venduta ai Vip. Emerge dall’ordinanza che ha portato all‘arresto di Mario Di Ferro ed altri 5 persone. Di ferro, chef e gestore del ristorante di Villa Zito, è accusato di essere stato il pusher dei vip

La droga comprata con l’auto blu

Miccichè sarebbe andato a prendere la cocaina con l’auto blu della Regione Siciliana, con tanto di lampeggiante acceso. Così risulta dall’indagine che ha portato all’arresto proprio  di Mario Di Ferro, presunto pusher del politico e gestore di un noto ristorante frequentato da professionisti, vip e politici palermitani. L’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che nei giorni scorsi aveva denunciato di aver trovato un gps piazzato sulla sua auto con il quale veniva seguito, comunque non è indagato.

La replica di Miccichè

Il commento dell’uomo politico, attualmente deputato all’Ars, non tarda ad arrivare. “Prima di potere dire qualcosa devo capire cosa c’è nell’inchiesta in cui non sono indagato – precisa anche lui – ma posso dire che sono dispiaciuto per Mario Di Ferro: è un caro amico che conosco e frequento da moltissimi anni”.

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