“Se non raggiunge 5% a Palermo si ritira? Estenda regola a Messina”: il portavoce di Sicilia Vera Ismaele La Vardera sfida apertamente il leader della Nuova DC Totò Cuffaro in vista delle prossime elezioni amministrative del 12 giugno. L’ex Iena, passata alla corte di Cateno De Luca, si è lanciato nella battaglia politica del capoluogo peloritano a sostegno del candidato sindaco Federico Basile.

La sfida di La Vardera a Cuffaro

La Vardera parte nella sua invettiva citando proprio le parole dell’ex presidente della Regione. “Cuffaro stamattina ha detto: se non supereremo il 5% a Palermo mi ritiro dalla politica. Chiedo a Cuffaro che allarghi questa regola anche alla città di Messina. Se la lista “Mai più baracche” prendesse un voto in più delle lista di Cuffaro sarebbe un grande schiaffo alla vecchia politica”.

Una compagine che lo stesso portavoce di Cateno De Luca sostiene da capolista. “Da diverse settimane abbiamo ascoltato i cittadini che vivono nelle zone del risanamento. Con me i candidati della lista “Mai più baracche”, che ricordiamolo non sono politici di professione, anzi dalla politica sono stati usati con effimere e strumentali promesse. Loro hanno vissuto sulla loro pelle cosa significa vivere in baracca”.

E proprio sulle baracche di Messina, La Vardera ricorda un episodio che coinvolge lo stesso Cuffaro. “La nostra è gente comune che ha deciso di metterci la faccia e lanciare un segnale alla politica blasonata. Quella borghese che si è inorridita nel vederli candidati. Dall’alto della loro saccenza hanno detto: non hanno il curriculum giusto. Uno di loro ha ricevuto nella sua baracca, anni fa proprio la visita dell’allora presidente della regione, Cuffaro che in quel di fondo Fucile ha fatto la solita passerella. I cittadini di Messina con il voto dimostreranno da che parte stanno”.

Cuffaro: “La Vardera strumentalizza speranza di chi aspetta una casa”

Non tarda ad arrivare la risposta del leader della Nuova DC Totò Cuffaro. “Ismaele La Vardera, già candidato sindaco nel 2017 a Palermo con la destra, tentò ed in piccolissima parte ci riuscì di rubare la fiducia di giovanissimi palermitani. Andò in giro con la telecamera nascosta in modo fedifrago, prendendo riflessioni di tanti leader nazionali di partito. Oggi, portavoce del novello Masaniello da Messina, è anche a capo di una lista che tenta di strumentalizzare la speranza di chi aspetta ancora una casa. Attenti a quello che dite, potrebbe avere la telecamera nascosta. È il suo mestiere. Non capisco che c’entra con la politica”.