Un’Acchianata a Monte Pellegrino contro il degrado, l’abbandono e contro il mancato sviluppo economico. Non solo un gesto di devozione nel segno della tradizione, ma un segnale di promozione e valorizzazione del territorio. Confcommercio Palermo si fa promotore del pellegrinaggio dedicato a Santa Rosalia, nel giorno della commemorazione della fine della peste a Palermo nel 1625 e della prima processione con le ossa della Santuzza, domenica 9 giugno, con appuntamento alle falde del Monte Pellegrino alle 9 del mattino.
Il programma prevede la partenza dalla falde di Monte Pellegrino alle 9.30. Alle 10.45 il raduno in cima presso il Piano Croce dove i chioschi offriranno ai partecipanti una bevanda fresca tipica palermitana. Alle 11 i partecipanti potranno visitare il Museo “Stanze del 1600 del Tesoro di Santa Rosalia”, fare una visita guidata con gli studenti dell’Istituto Mattarella-Bonagia, i quali faranno da ciceroni in un percorso esplicativo alla scoperta della storia della Santuzza, della sua vita, del ritrovamento delle sue ossa, del complesso che conserva il tesoro e l’antico forziere. Essi daranno voce alla popolarità di Santa Rosalia che, pur fondando nella liberazione dalla peste le ragioni di tale popolarità, fornisce un modello di assistenza trascendentale a bisogni e aspettative di tutte le comunità accolte. Alle 11.30 la Santa Messa.
L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Palermo e la partecipazione dell’assessorato comunale alla Scuola, dell’I.C. Mattarella-Bonagia, dell’A.S.C. Attività Sportive Confederate, dell’Ambito Palermo Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.
“Vogliamo dare un valore simbolico all’iniziativa, perché ‘l’Acchianata è donna’ sia la nostra strada di fatica in salita per tutto quello che non va, per lottare contro il senso di abbandono che ci circonda, la mancanza di sviluppo economico, l’arretratezza, contro ogni inerzia, apatia, degrado, immobilismo, fragilità e marginalità sociale”, ha spiegato la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio, presentando il pellegrinaggio a Santa Rosalia. “Vogliamo inoltre lanciare un appello alle istituzioni interessate affinché entro il 9 giugno del prossimo anno si possa riaprire la strada che parte da Mondello e conduce alla cima, quella via Monte Ercta chiusa da anni, ma l’obiettivo è anche quello di valorizzare le Grotte dell’Addaura, un altro sito prezioso in stato di abbandono inconcepibile”, ha aggiunto Di Dio.
In cima, ad attendere il corteo in pellegrinaggio al santuario ci saranno i ragazzi dell’Istituto comprensivo Mattarella-Bonagia che per il Progetto “Panormus: la scuola adotta la città” hanno “adottato” il Santuario di Santa Rosalia a Monte Pellegrino. Quest’anno all’insegna del tema “Palermo, comunità delle donne e del vivere insieme” che intende raccogliere e riconoscere la voce delle tantissime donne che hanno contribuito a migliorare la nostra città colma di valori e colori.
L’obiettivo è coinvolgere quanto più pubblico possibile. “Ci ritroveremo – ha aggiunto Patrizia Di Dio – per rivolgere un vero e proprio abbraccio corale alla Patrona, simbolo e icona della nostra città venerata in tutto il mondo. Sarà una giornata dedicata al movimento e alla valorizzazione del nostro territorio, anche sull’onda di quel processo di rigenerazione che sta interessando la nostra città”.
“La data importantissima del 9 giugno – ha detto il rettore del santuario don Gaetano Ceravolo è stata rivalutata negli ultimi 5 anni. Con l’evento di domenica sarà ulteriormente messa in evidenza. Ma – ha aggiunto – voglio sottolineare l’aspetto umano di Rosalia, della persona Rosalia prima di essere santa, una donna del suo tempo, che ha camminato venendo dalla Quisquina nella sua Palermo, sul Monte Pellegrino, incontrando persone, fermandosi nelle case, dove ha dormito, ha mangiato, ha pregato assieme ai tanti che l’hanno aiutata anche nel suo cammino, le hanno curato le ferite, una donna che ha vissuto anche delle difficoltà tipiche del cammino, ha gustato delle bellezze del Creato, della natura, ha gustato anche i sapori della nostra Sicilia. “L’Acchianata che affronteremo domenica è anche per non dimenticare il cammino delle donne come genere umano e come cittadine – ha detto Patrizia Monterosso, direttore della Fondazione Federico II -. Dobbiamo avere questo senso di appartenenza e saper rilanciare quelle belle storie, come quella di Santa Rosalia, di cui spesso ci dimentichiamo”.
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