Con l’uscita dei 9 feretri dalla cattedrale di Palermo, stracolma di gente, si sono conclusi i funerali delle nove vittime dell’alluvione di Casteldaccia.
Palloncini bianchi sono stati liberati in aria mentre venivano portate fuori le bare dei tre bambini morti nella piena del fiume Milicia: la più piccola, Rachele, aveva solo un anno.
Alla cerimonia officiata dal vicario generale del vescovo, Giuseppe Oliveri, che ha chiesto verità e giustizia per le vittime, hanno partecipato i sindaci di Palermo e Bagheria e il presidente della Regione Nello Musumeci.
Grande commozione dei familiari delle vittime che si sono chinati a baciare le bare: diverse persone sono state colte da malore e sono dovuti intervenire i medico dell’Asl. Ancora sotto shock Giuseppe Giordano che nella tragedia ha perso la moglie, due figli e i genitori.
All’inizio dei funerali momenti di tensione per lo svenimento di una donna imparentata con le vittime e per qualche richiesta ‘forte’ di mantenere le distanze da bare e parenti rivolta ai presenti
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DONNA SVIENE ALL’INGRESSO DELLE BARE LEGGI QUI
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