Ladri a Mondello. Un nuovo singolare metodo per derubare gli abitanti della borgata marinara< è stato scoperto dai carabinieri. i ladri prendevano di mira le auto in sosta lasciate dai bagnanti per rubare le chiavi di casa. dal libretto di circolazione o seguendo in precedenza i proprietari dell’auto risalivano alla villa e la derubavano in tutta comodità avendone le chiavi ed essendo certi di non trovare nessuno neanche in pieno giorno perchè i proprietari si trovavano in spiaggia

Era questo il “modus operandi” dei due ladri palermitani arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Palermo Piazza Verdi. Fabio Di Maio, palermitano di 33 anni e Vincenzo Dia, palermitano 34 anni sono stati fermati mentre tentavano di aprire l’ennesima macchina parcheggiata sul lungomare della borgata marinara di Mondello.

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I ladri, rubavano chiavi e carta di circolazione, grazie alla quale risalivano all’indirizzo di residenza delle ignare vittime che si trovavano a consumare un bagno o sulla battigia o per una sana passeggiata sul lungomare, altre mentre svolgevano attività ginnica, e senza indugio si dirigevano verso gli appartamenti per metterli a soqquadro mentre gli ignari proprietari erano ancora sulla spiaggia. A seguito delle diverse denunce di furto su autovetture segnalate nella zona di Mondello, ricevute dai diversi Comandi dell’Arma dislocati in tutto il capoluogo i militari dell’Arma si sono subito messi a lavoro predisponendo dei servizi finalizzati alla repressione dei reati contro il patrimonio proprio nella zona balneare che va da “Sferracavallo” a tutta l’area di “Mondello”, in questo periodo esposta ad una maggiore commissione di reati predatori, proprio per la presenza di vacanzieri locali e turisti di ogni parte.

Nell’ultimo episodio registrato ieri, la vittima una signora palermitana, si era recata a Mondello per andare al mare unitamente alla propria figlia e ad un’amica con i suoi due figli. Aveva parcheggiato l’autovettura su viale dei Pioppo per recarsi al mare. Al ritorno la spiacevole sorpresa di trovare la serratura dell’auto danneggiata e il mazzo di chiavi lasciato nel porta-oggetti ed il libretto di circolazione non c’erano più. Occhiali e vestiti griffati erano presenti nell’abitacolo dell’auto ma non erano stati presi minimamente in considerazione dai malviventi e per questo la signora comprendeva immediatamente le conseguenze di quanto accaduto, quale propedeutico ad un successivo furto in abitazione.

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Per questa ragione avvisava immediatamente i Carabinieri al “112” che prontamente intervenivano sul posto per risalire ad eventuali malfattori. Dopo varie ricerche effettuate in zona venivano notati due soggetti, nella stessa zona, armeggiare vicino ad una Ford Fiesta, subito bloccati e tratti in arresto. I due malviventi hanno poi confermavano di aver fatto il primo furto e di aver tentato di raggiungere la casa indicata come residenza dal libretto di circolazione, ma non avevano avuto fortuna poiché da poco la proprietaria dell’auto aveva cambiato residenza e a giorni era in attesa di ricevere il tagliandino dalla motorizzazione con l’indicazione del nuovo indirizzo.

Addosso, a seguito delle perquisizioni i due abili ladri, venivano recuperate dagli investigatori un mazzo di chiavi ed un iPad di colore grigio, completo di custodia di colore nero, una forbice da elettricista avente manico in plastica di colore rosso con una lama piegata, un coltello multiuso munito di cavatappi ed una barretta di acciaio della lunghezza di 12 cm circa, due caschi di colore bianco (utilizzati anche nel corso del furto, che i due indossavano al momento del controllo e un paio di scarpe Adidas.

I Carabinieri che conducono le indagini hanno recuperato in un cassonetto di via Pandora (zona Partanna Mondello) un mazzo di chiavi che veniva riconosciuto senza dubbio dalla vittima. A questo punto la proprietaria dell’utilitaria veniva invitata in Caserma per sporgere regolare denuncia e analogamente i proprietari della Ford Fiesta e di una Citroen C3, tutte danneggiate.

Le indagini dei Carabinieri, comunque continuano al fine di accertare se i due abili predatori, si siano resi responsabili di altri furti eseguiti con le stesse modalità operative criminali e non si escludono ulteriori sviluppi.

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