Furto al dipartimento di scienze piscologiche all’università di Palermo. Il responsabile del dipartimento ha presentato denuncia alla polizia per il furto di due personal computer completi di stampanti e webcam. Il furto è avvenuto di notte e ad accorgersene sono stati i primi dipendenti arrivati in mattinata nel plesso universitario che si trova in via Ernesto Basile.
Ad aprile rubate le grondaie al Cus Palermo
Questo è l’ultimo episodio in ordine cronologico relativo ad un furto all’Università di Palermo. Ad inizio aprile, poco prima di Pasqua, due malviventi sono entrati presso il Centro Universitario Sportivo di via Altofonte 80, danneggiando e rubando una delle grondaie del Palazzetto dello Sport. Immortalati dalle telecamere di videosorveglianza, i due hanno trasportato fuori dalla recinzione il pesante “bottino”, noncuranti dell’ampia rete di sicurezza allestita dal Cus Palermo.
Questo episodio, già denunciato alle autorità competenti, va inquadrato in un triste susseguirsi di furti e incursioni vandaliche. Costante nel corso dei mesi e delle settimane. Si tratta di delinquenza priva di un concreto fondamento, dato che la refurtiva è di poco valore, come generi alimentari dal bar, ombrelloni, gazebo, materiale tecnico a bordopista (ostacoli, coni), pesi dell’Area Fitness o addirittura la mitologica mountain bike del Direttore, vecchia di un decennio e dal valore puramente affettivo.
Tanti i furti
Spesso i malviventi sono sempre le stesse persone, fermate ma rilasciate, che il giorno dopo ritornano a rubare. Una situazione immeritata e inaccettabile. Per contrastarli il Cus Palermo ha creato un sistema di sicurezza (fatto di videosorveglianza e presenza fissa di una società di sicurezza privata) che riesce spesso a identificare i malviventi, che quindi non solo portano a casa refurtiva di poco valore, ma vanno incontro alle dovute conseguenze. Lo scorso anno vi furono diversi furti al Cus in pochi giorni.
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