Il Comune di Palermo ha incassato l’approvazione del Rendiconto del 2021 e del Bilancio di previsione 2022/2024. Piovono però critiche sulla giunta Lagalla da Rifondazione Comunista dpo aver stilato il bilancio semestrale della sua attività. “Le premesse di cui Rifondazione Comunista si era resa premonitrice si sono rivelate, non c’era un progetto di governo alternativo, solido e spendibile nell’immediato, quantomeno pubblico. E così la giunta Lagalla, propostasi con la promessa di una netta rottura con l’era Orlando, si è adagiata invece a consolidare quanto di buono era stato programmato da quest’ultima, e a far galleggiare ciò che non andava e su cui non vi sono ancora soluzioni”, queste le parole di Ramon La Torre, segretario Cittadino Rifondazione Comunista Palermo.

La situazione dei rifiuti e dei Rotoli

“Le diapositive con cui la giunta Lagalla si presenta alla stampa – dice ancira La Torre – sono imbarazzanti, i numeri del piano di raccolta straordinaria della munnizza nascondono il disastro del servizio ordinario, le strade permangono comunque sporche per molto più tempo visto che l’ordinario funziona male in quanto le energie sono assorbite dallo straordinario”. C’è poi la questione del cimitero dei Rotoli su cui si è battuto il record assoluto delle salme insepolte. “Le soluzioni – dice Rifondazione – a cui si sta lavorando sono ahimè le stesse apportate nell’era Orlando che per inciso a noi apparivano già insufficienti”.

Piovono critiche sulla mobilità urbana

Non va già a Rifondazione che nei giorni scorsi è stato mandato per intero a gara il progetto del tram inclusa la famigerata tratta A di via Libertà come anche lo sblocco del concorso per l’assunzione dei 100 autisti in AMAT che per diversi motivi è stato bloccato durante la scorsa legislatura. “Mistificatorio il racconto sulla questione della convenzione tra comune e regione siciliana per il ripristino della viabilità su via Matteo Bonello danneggiata per l’esondazione del canale del Papireto, responsabilità a cui la regione ai tempi in cui la giunta Musumesi e di cui Lagalla fu assessore, si sottrasse sostenendo che si trattasse di problemi fognari, cosa rientrata poi per la messa a ridicolo di tale affermazione”.

L’autorità portuale, i dubbi

Poi il segretario cittadino di Rifondazione Comunista rincara la dose. “Il documento tace sul rapporto che si è instaurato tra giunta e autorità portuale, cosa su cui il consiglio dovrà ritornare, alla quale è stata concessa l’ara del mercato ittico senza vincolare questa alle previsioni del piano particolareggiato esecutivo del centro storico che vedeva quell’area come ulteriore polmone verde che collegasse la Cala con l’area archeologica del Castello, a disegnare un fronte mare che non guarda solo alle speculazioni immobiliari dell’ente porto ma al valore aggiunto dell’impronta ecosistemica e socialità per attività libere e non vincolate a forme di consumo, di cui tutta la città ne beneficerebbe”

Gli altri nodi per Lagalla

Infine si dà grande forza all’approvazione del bilancio consolidato di cui attendiamo di conoscere pareri dei revisori e le procedure. “Si tace quindi nel documento sulle reali intenzioni del blocco di potere che sostiene questa giunta, vero programma della giunta Lagalla, e che probabilmente è stato motore e pensiero degli atti di sabotaggio della precedente esperienza, ovvero della corsa alla depredazione del patrimonio pubblico, poiché non si spiegherebbe diversamente che nello stesso giorno in cui Gesap annuncia che il 2022 è stato il miglior anno di sempre con oltre 7 milioni di passeggeri e relativi utili, Roberto Lagalla in conferenza stampa rimarca che la privatizzazione dell’aeroporto “rimane uno degli obiettivi possibili e verosimili” ancora convinto che possa funzionare la strategia del discredito della gestione pubblica dei beni collettivi.