Sono ancora in stallo i lavori per il completamento del passante ferroviario di Palermo e il Governo Musumeci prende di petto la questione minacciando la rescissione del contratto con la ditta titolare dell’appalto. La Tecnis, infatti, naviga in cattive acque da tempo e non si riesce ancora a trovare il bandolo della matassa nella complessa operazione di vendita della società. Quando sembrava già compiuto il passaggio ai Pessina, la situazione è entrata in una fase di stallo, lasciando in ansia lavoratori e sindacati.
“Il Governo Musumeci non può più accettare di vedere Palermo sventrata senza una concreta progressione dei lavori dell’Anello ferroviario – ha dichiarato l’assessore regionale Marco Falcone -. Chiederemo alla Tecnis, azienda titolare dell’appalto, un cronoprogramma serio e indifferibile e, qualora non ci fossero le dovute garanzie, chiederemo di commissariare i lavori o addirittura, come extrema ratio, la rescissione del contratto”.
La cessione di Tecnis sarà al centro di un vertice organizzato dal Governo regionale con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana, nella persona dell’ad Maurizio Gentile, l’amministratore giudiziario di Tecnis Saverio Ruperto e il Comune di Palermo.
“Alla Tecnis – conclude Falcone – chiederemo le dovute garanzie, anche in ordine a ipotetici nuovi acquirenti, del ramo d’azienda in questione o dell’intera azienda. Palermo non può sopportare, a distanza di sette anni, una simile mortificazione che ha causato la chiusura di decine e decine di esercizi commerciali oltre agli inauditi disagi che hanno messo in ginocchio il centro della città”.
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