God Save the Arancina. Al bando il maschile, perché, sia chiaro, prima ancora che Londra si dividesse tra tè con latte e tè senza, noi siciliani già combattevamo epiche battaglie linguistiche a colpi di palle di riso fritto. Ebbene, Sua Maestà la regina l’arancina sbarca a Londra in pompa magna. Domani Sfrigola inaugura il suo primo avamposto britannico dentro il leggendario Leadenhall Market, portando nella City non solo la Sicilia, ma proprio tutta la Palermo di fritti e soffritti.
A Londra l’ottavo store della compagnia che frigge quasi un milione di arancine l’anno
Il trio palermitano Adriano Pizzurro, Emanuele Pizzurro e Francesco Paolo Caronia – due fratelli e un cugino con il riso nel sangue – apre così il suo ottavo store, dopo Palermo, Cefalù, San Vito Lo Capo, Erice, Milano e Bucarest. Oggi Sfrigola conta 60 dipendenti, un fatturato di 3 milioni di euro e quasi 900.000 arancine vendute l’anno. Roba che se Shakespeare fosse vivo avrebbe scritto: To fry or not to fry, that is the question.
L’inaugurazione londinese scatterà a mezzogiorno, al civico 6/7 di Leadenhall Market, con musica siciliana live, gadget e un’arancina gratis ai primi 200 fortunati. Il metodo della company è quasi un rito laico: si cucina tutto lì, davanti al cliente, con una lavorazione rigorosamente artigianale. Nessuna scorciatoia, solo riso, mani e tradizione.
Il menu è una spedizione diplomatica del gusto: 22 varietà di arancine, dalle classiche (carne, burro, spinaci) alle “speciali” come Norma, pistacchio, ventricina, fino alle versioni create apposta per Londra, come la già leggendaria Sunday Roast Arancina — un incontro anglo-siculo che potrebbe risolvere più conflitti internazionali di una conferenza all’ONU. Nel menu anche le arancine dolci. Per la prima volta all’ombra del Big ben arrivano anche colazioni siciliane, aperitivi in coppu e cannoli riempiti al momento. God Save il Ricotta Power.
«Portare la nostra azienda a Londra è come mettere un pezzo di casa al centro di un mondo che corre velocissimo» racconta Adriano Pizzurro. «L’arancina è un cibo che non chiede tempo, ma lo restituisce. È identità in formato tascabile. E noi la portiamo qui così com’è, con la stessa sacralità di Palermo».
Poi aggiunge: «Londra è ipercompetitiva. Vince solo chi resta autentico. Abbiamo scelto Leadenhall Market perché qui convivono storia, movimento e amore per l’artigianalità. La sfida è semplice e immensa insieme: far arrivare l’arancina nella City senza snaturarla. La Sicilia non è folklore: è un linguaggio. E se è fatta bene, parla ovunque». È l’arancina che conquista il Regno Unito.






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