Si respira aria pesante a Palermo. Aria di manette e di scontri all’arma bianca, aria di tensione e di polemiche sopra le righe, aria di querele e di querelle. Si respira una tensione al di sopra delle aspettative per una competizione elettorale che si sta scaldando oltre il lecito scivolando nel cattivo gusto giungendo quantomeno ai limiti del lecito.

Se due mesi fa il risultato sembrava scontato, oggi tutto può succedere ed a decidere potrebbero non essere gli elettori ma elementi esterni. Può succedere perfino che un outsider si ritrovi misteriosamente in corsa.

Ad alimentare questo strano clima avvelenato c’è di tutto, da una registrazione comparsa sui social con accuse infamanti verso il candidato 5 stelle Ugo Forello mosse da altri grillini in un discussione riservata che qualcuno ha registrato e che si trova ormai nelle mani della magistratura. Mma ci sono anche le scelte inattese di Ferrandelli che designa assessore un massone dichiarato scatenando le ire del sindaco uscente Leoluca Orlando e dei sui fedelissimi.

“Sono un iscritto al Grande Oriente d’Italia. E’ un mio percorso umano che non avra’ nulla a che vedere con quello politico e amministrativo” dice Giuseppe Labita, 50 anni, esperto di progettazione e assessore appena designato alla Programmazione europea, fondi comunitari e progettazione partecipata dal candidato a sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli.

Accreditato come principale sfidante di Leoluca Orlando, Ferrandeli ha lasciato il Pd per porsi alla guida di una coalizione composta dai suoi ‘Coraggiosi’, da Forza Italia e dal Cantiere popolare, con il sostegno dell’ex governatore Totò Cuffaro. Accordi, questi, che lo fanno indicare come candidato di Centrodestra anche se c’è un altro candidato che rivendica essere l’espressione della destra ovvero Ismaele La Vardera.

E la campagna di Ferrandelli è stata segnata, al suo inizio, da un avviso di garanzia per voto di scambio nell’ambito di una indagine risalente alle precedenti amministrative in base alle dichiarazioni di un pentito del Borgo Vecchio, un avviso di garanzia reso noto da lui stesso in assenza di consuete fughe di notizie dalla Procura.

Ferrandelli aveva già fatto il suo colpaccio il mese scorso desiganndo assessore ai servizi sociali Rosi Pennino, ex moglie del sottosegretario Davide Faraone e donna nota per le sue battaglie proprio nel settore del sociale e considerata una pasionaria di area Cracolici nel Pd.

Adesso arriva l’assessore massone dopo le polemiche sull’appoggio di Forza Italia, sulla lista di Cantiere Popolare e sui movimento sotterranei di Totò Cuffaro. “Ci siamo conosciuti durante alcuni tavoli tecnici di progettazione e ho apprezzato la sua candidatura – racconta Labita – ho valutato la possibilità di sostenerlo e sono onorato di poterlo fare”.

Il candidato sindaco, indagato per voto di scambio politico-mafioso, “sa tutto” assicura Labita: “L’iscrizione al Grande Oriente d’Italia è un mio percorso umano e personale che nulla ha a che vedere con la mia attività. I valori radicati in me, garantiranno trasparenza ed equi trattamenti. Ferrandelli e’ a conoscenza della mia iscrizione alla massoneria. Tutto questo pero’ non c’entra nulla con i progetti che abbiamo in mente per rilanciare Palermo”.

“Il mio obiettivo – spiega Labita – sarà quello di permettere l’accesso ai fondi comunitari diretti. Sul sito del Comune è impossibile trovare un documento programmatico strategico di queste risorse e studiando il bilancio del triennio 2013-2015 si parla di contributi da organismi europei per un totale che non arriva a un milione di euro. Noi lavoreremo per aumentare questi numeri e abbiamo gia’ messo a punto dei progetti che riguardano turismo, cittadinanza attiva, ambiente e urbanizzazione. Stiamo lavorando per candidare Palermo a un progetto in rete su Clima e Ambiente, in scadenza a settembre”.

Labita, formatore ed esperto in progettazione nazionale e transnazionale, da oltre 20 anni opera in questo ambito. Si occupa inoltre della gestione amministrativa e finanziaria dei progetti attraverso le analisi delle regole di eleggibilita’ delle voci di costo per la costruzione del budget preventivo e la rendicontazione della sovvenzione ottenuta. Nel 2009, insieme ad altri soci, ha fondato “People help the people”, associazione senza fini di lucro, da cui nel 2015 e’ nata Butterfly Dreamer Italia, costola italiana del Butterfly Dreamer Network, network internazionale “che ha come focus i giovani e le modalita’ per migliorare la qualita’ della loro vita. L’obiettivo principale e’ lo sviluppo di progetti di alta qualita’ che coinvolgono i giovani per realizzare opportunita’ di vita”.

Ma sulla figura di Labita impazzano le polemiche. Il primo a lanciarle è stato l’attuale sindaco Leoluca Orlando “Presentando oggi l’assessore designato ai fondi comunitari, il burattino del trio Miccichè/Cuffaro/Cammarata è riuscito a collezionare ben tre figuracce in un colpo solo: un vero record. Durante la conferenza stampa è stato infatti affermato che l’amministrazione attuale avrebbe ottenuto solo 800 mila euro di Fondi Comunitari e questo sarebbe desumibile dal sito del Comune. Evidentemente: non sanno consultare un sito Internet, ignorano come sia cambiata la Programmazione comunitaria 2014/2020, ignorano cosa sia un programma come il PON Metro, che da solo vale oltre 80 milioni di euro. Infine, forse la cosa più grave, il burattino si lancia in un gravissimo insulto ai dipendenti e professionisti che lavorano in questo settore dentro l’amministrazione e che appunto, in questi anni hanno portato a Palermo fondi extracomunali per oltre 620 milioni di euro, segno della visione d’insieme e dell’approccio strategico avuto in questi anni. Una bella differenza rispetto ai 10 milioni portati nel quinquennio precedente dagli amici di Ferrandelli”.

La polemica è seguita a ruota da Giusto Catania per il quale “La scelta di Fabrizio Ferrandelli di individuare un massone dichiarato alla carica di assessore è messaggio inquietante, infatti chi ricopre cariche pubbliche non dovrebbe aderire a poteri paralleli, seppur legali”.

“I rappresentanti istituzionali, nell’esercizio delle loro pubbliche funzioni, devono rispondere esclusivamente a poteri trasparenti. In questo senso ci sembra che la scelta di Ferrandelli sia un segnale preoccupante anche alla luce della decisioni recenti della commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosi Bindi, che solo qualche settimana fa, ha chiesto che venissero sequestrati gli elenchi degli aderenti alle logge massoniche di Calabria e Sicilia. Dopo avere tra i suoi grandi elettori un noto condannato per mafia – conclude Catania – a Ferrandelli, per completare il quadro, mancava solo la proposta di un massone come assessore”.
Ma Labita non si scompone. “Massone, e allora? Proprio perché non ho nulla da nascondere non ne ho fatto mistero – dichiara senza porsi al cun problema – sono un professionista e ho assunto l’impegno da professionista e padre di famiglia di aiutare Fabrizio a governare la città. La trasparenza è la base fondamentale del mio percorso umano e professionale. Invito chi la mette in dubbio a guardare altrove”.

“Per completezza di informazioni, al signor Catania dico anche – aggiunge – che ho presentato istanza per essere iscritto al Circolo degli scacchi. Attendo risposta”.

 Poco dopo arriva anche la risposta di Ferrandelli con un video pubblicato sui suoi canali social.  “Il tema del giorno sono i burattini e il primo burattino che mi viene in mente è l’Orlando furioso”.

“Basta polemiche e offese. Capisco che le contestazioni a ogni confronto e le critiche a ogni passo che fa in città, per chi ha governato Palermo per 30 anni, possano rendere nervosi. Noi dobbiamo rispondere ai palermitani con le cose concrete. Ho troppo rispetto per il ruolo che mi accingo a ricoprire per scadere nella provocazione. Oltre al tema delle alleanze, che ormai è cosa nota a tutti, ha altre argomentazioni? I palermitani sanno chi sta con me in maniera chiara e trasparente. Io ho dichiarato le forze politiche che hanno sottoscritto il programma che ho scritto insieme ai palermitani – continua –  e sanno anche chi sta con Orlando. O ogni volta devo ricordare che è sostenuto da Crocetta, da Alfano, Cardinale, Lumia, Vizzini? Basta. Concentriamoci sulle cose che dobbiamo fare.

Parliamo dell’acqua che arriva ogni due giorni a Settecannoli, del panificio e delle altre attività commerciali di via Sicilia che rischiano la chiusura perché non ci sono tempi certi per i cantieri dell’anello ferroviario, dal 1990 ad oggi. Orlando c’era, io no – precisa Ferrandelli. Vogliamo parlare degli altri 5.106 palermitani che l’anno scorso hanno lasciato la città perché senza occupazione; vogliamo creare i presupposti affinché possano ritornare o stare a guardare mentre altri 5mila nostri concittadini vadano via anche quest’anno?

Vogliamo parlare di fondi comunitari? Invito a riguardare lo streaming della mia conferenza stampa – dice Ferrandelli. Abbiamo parlato delle somme che sono pubblicate in bilancio dal 2013 al 2015. Sono somme derivanti dalla progettazione diretta del Comune. Poi se si vuole spostare l’attenzione sul Pon Metro e sugli 80 milioni di euro, ricordo che sono somme che vengono messe a disposizione di tutte le aree metropolitane d’Italia e che a Orlando sono piovute sulla testa, senza alcun merito, così come come quelle del Piano operativo regionale. Ora la sfida riguarda la qualità e la capacità di spesa di queste risorse. Parliamo di questo. Io non scivolerò in accuse e insulti per sporcare l’avversario – conclude Ferrandelli – c’è una palude di offese da qui all’11 giugno e io non ci sto. Mi occuperò solo delle questioni reali che riguardano la mia città”.

Non va meglio al contendente pentastellato invischiato in una squallida storia disfruttamento delle vittime del racket del pizzo raccontata da un giornalista dipendente del gruppo 5 stelle ai deputati Nutiano che sono notoriamente avversari interni di Forello. Una storia che non ha riscontri e che doveva essere una conversazione privata ma che qualcuno ha registrato a luglio dello scorso anno per poi postarla sui social network proprio in questi giorni.
Una storia smentita da tutti e che finirà sicuramente al centro di querele e processi tanto penali quanto civili ma che i nutiuani imputati per la vicenda delle firme false, hanno già trasformato in atto processuale visto che il loro avvocato ha consegnato una copia del cd con la registrazione alla procura.
Uno scontro a tutto campo, dunque, con 5 stelle gli uni contro gli altri e tutti sotto la lente di ingrandimento della Procura, con Ferrandelli già indagato e ora al centro del fuoco di fila delle polemiche, con Orlando che lascia i toni istituzionali per sporcarsi a sua volta le mani in campagna elettorale e con gli esiti imprevisti e imprevedibili di tutto questo bailamme.
Cosa accadrà? Difficile davvero immaginarlo con la magistratura tirata per la giacchetta da più parti e certamente non intenzionata a farsi usare e con un clima che si avvelena sempre di più con l’avvinarsi della presentazione ufficiale di candidature e liste.

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