“La vita è come andare in bicicletta; se vuoi stare in equilibrio, devi pedalare” si apre con una citazione di Albert Einstein il romanzo singolare di Giuseppe Paternò, ‘La mia prima laurea’. Un viaggio autobiografico nella Palermo degli anni ’20 , arricchito da immagini poesie ed aforismi dell’autore che riportano a galla ricordi intimi e verità nascoste del capoluogo siciliano. Un libro scritto a due mani, da papà Giuseppe e figlio Ninni Paternò, che nelle prossime settimane si occuperà di presentare l’ultima versione del romanzo pubblicato postumo nelle diverse librerie.
“Se il libro venisse adottato nelle scuole non sarebbe un errore; potrebbe aiutare i ragazzi palermitani a conoscere più a fondo la propria città in maniera insolita, originale” – dichiara con fierezza Ninni Paternò -. L’idea di scrivere il terzo romanzo, parte dal lontano 2012 quando, durante una passeggiata fra padre e figlio nel quartiere Capo di Palermo, Giuseppe si fermò e disse al figlio: “Oggi comincio a scrivere” – ci racconta Ninni -.
Giuseppe Paternò è un uomo balzato agli onori delle cronache per la laurea ottenuta alla soglia dei 100 anni. Una storia di cui si occupò BlogSicilia ma che ebbe anche rilievo nazionale
Il romanzo, ‘La mia prima laurea’
Composto da 8 capitoli, il romanzo di Giuseppe racconta la storia di una Palermo ormai lontana attraverso l’autobiografia dell’autore che ripercorre gli eventi e i luoghi di una città in continua evoluzione: dai famosi mercati cittadini, ai racconti delle famiglie nobiliari palermitane, alle principali festività cittadine come “U fistino” di Santa Rosalia, i falò di San Giuseppe, le chiese, i castelli e poi ancora, i ricordi della fanciullezza dell’autore tra via Papireto e il primo lavoretto a 13 anni, fino ad arrivare ai teneri ricordi di scuola con la consumazione della merenda preferita, il panino col tonno, tanto amato dell’autore.
Il tutto, valorizzato con inedite immagini di Palermo che aiutano il lettore ad inquadrare i periodi e i luoghi da lui raccontati. Il libro è arricchito da una folta raccolta di appunti e riflessioni autobiografiche che rendono il viaggio ancora più originale. Come descritto nell’introduzione , accuratamente stilata da Ninni Paternò, le pagine composte dall’uomo ormai centenario, scomparso poco più di un anno fa, narrano: “Le case, le piazze, le strade ripercorse come un treno in corsa che si sofferma non solo ad osservare il viaggio a tappe di una singola esistenza ma descrivendo, altresì, quel contesto storico irripetibile che comprende il passato che riguarda ciascuno di noi”.
Chi era Giuseppe Paternò
Dopo aver riscosso grande successo con le prime pubblicazioni nel 2014 con “Palermo, il mio viaggio dal 1923” e nel 2017 con “Quando il tram arrivava a Mondello” ecco che arriva la terza :“La mia prima laurea a Cento anni” redatta e pubblicata postuma anche grazie al contributo del figlio dell’autore, Ninni Paternò.
Irriducibile studente e studioso, l’ex geometra cresciuto nel rione del Papireto, era diventato famoso in quanto “il laureato più anziano d’Italia”. Appassionato di Locke e Kierkergaard, dopo la pensione decide di buttarsi nei libri fino a conquistare la sua laurea magistrale raggiunta con il massimo dei voti. Giuseppe aveva una innata passione per lo studio, come si evince tra le pagine de ‘La mia prima laurea’, tanto che, tra una pausa e un’altra durante lo svolgimento dei suoi lavori da ragazzo, amava perdersi tra le pagine di libri e giornali, alcuni scritti anche in lingua spagnola.
Classe 1923, Giuseppe aveva conosciuto il fascismo, la guerra, la liberazione, il dopo guerra, gli anni della democrazia e delle lotte sociali. Nato da una famiglia umile, fin da ragazzino lavora prima come fattorino poi come cameriere di una birreria fino al raggiungimento del diploma di geometra all’età di 31 anni. Questo, gli servirà per essere assunto dalle ferrovie dello Stato dove è rimasto fino alla pensione. Ma la vita da pensionato è stata per lui un’occasione per continuare a studiare e occuparsi di storia e filosofia. Ci lascia all’età di 99 anni il 28 novembre 2022.
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