I lavori dell’anello ferroviario nella zona di viale Lazio a Palermo, stanno, da molto tempo, tenendo in ostaggio residenti e commercianti che proprio non ne possono più e si chiedono quando finirà il loro supplizio.
Per questo si sono riuniti nel “Comitato Via Sicilia” che ha messo nero su bianco i disagi degli ultimi mesi scrivendo una lettera inviata al sindaco Orlando l’8 gennaio scorso. Nessuna risposta è però stata ricevuta, motivo per cui, Gabriele Citarrella, presidente del Comitato, domenica proverà a consegnare la lettera direttamente ad Orlando, presente al Teatro Golden per l’apertura della sua campagna elettorale.
Ecco il testo integrale della lettera:
“Egregio Prof Leoluca Orlando sono Gabriele Citarrella residente in via Sicilia 10,le scrivo questa mia, interpretando il pensiero della maggior parte dei commercianti (quelli rimasti) e dei residenti, per ringraziarla della sua totale strafottenza, di quella della giunta e del consiglio comunale sul discorso Anello Ferroviario nello specifico il cantiere “fermata libertà” che proprio oggi compie 20 mesi dalla sua apertura.
Ebbene si sono passati 20 mesi dall’8 Maggio 2015 data in cui la Tecnis s.p.a. ,società ben nota alle cronache giudiziarie,iniziava a transennare tre quarti della via Sicilia e un tratto di viale Lazio.
Dal 10 Maggio cominciava piano piano l’opera di distruzione delle suddette vie e gli innumerevoli disagi di coloro che ci risiedono e ci lavorano adesso le andrò ad elencare le attività che hanno chiuso o si sono trasferite per questa INUTILE opera.
La prima attività ad essere colpita dal cantiere è il fioraio all’angolo tra il viale Lazio e la via Sicilia poiché il giorno della festa della mamma (8 Maggio) una giornata lavorativa proficua per la categoria si è trovato,a sua insaputa,ingabbiato all’interno del cantiere ha resistito qualche settimana ma poi ha dovuto trasferirsi.
La seconda attività a chiudere è stata il pub Skk che si trovava in viale Lazio 17/A,aperto a Novembre 2014, poiché si è ritrovato in un batter d’occhio con il passaggio pedonale ristretto,la strada chiusa ma soprattutto la polvere.
La terza attività che ha dovuto trasferirsi è stata la parrucchieria per donna di Dario Migliore da un paio d’anni sita in via Sicilia 4/B che tra Novembre e Dicembre del 2015 ha chiuso ed ha trasferito la sua attività altrove per gli stessi identici motivi di cui sopra.
La quarta attività a chiudere e trasferirsi ad Agosto 2016 è stata il CED di Giovanni Parisi sita in via Sicilia 23,aperta a Novembre 2014,poiché la strada chiusa ha drasticamente fatto calare gli introiti.
La quinta attività che ha chiuso a Novembre 2016 è stata l’edicola sita in via Sicilia angolo via Brigata Verona gestita da due fratelli che con mille sacrifici hanno cercato di continuare ma visto il protrarsi all’infinito dei lavori hanno deciso di chiudere.
La sesta attività che ha chiuso il 31/12/2016 è stata la macelleria Caminita sita da più di 10 anni in via Sicilia 19 che ha resistito sino a quando ha potuto,ma poi il cantiere ha avuto la meglio.
L’Unicredit di via Sicilia 8 ha chiuso l’agenzia ed è stata accorpata a quella di piazza Don Bosco poiché con l’apertura del cantiere molti correntisti avevano difficoltà a raggiungerla.
Ora passo ad elencare alcuni degli innumerevoli disagi che subiscono giornalmente i residenti ,la maggior parte anziani: marciapiedi dissestati, passaggi pedonali angusti, mancato spazzamento strade, assenza di scivoli per disabili, circolazione dei motori nei passaggi pedonali, rumori molesti e polveri proveniente dal cantiere, nessun tipo di vigilanza durante le ore diurne e notturne nel perimetro del cantiere e conseguente aumento di fenomeni di microcriminalità (scippi,tentativi di aggressione con rapina etc etc), presenza d’insetti e ratti in zona, riduzione dei parcheggi, mancanza di area carico/scarico per i commercianti e conseguente sosta in doppia fila dei camion.
Tutto ciò che ho sopra descritto ne siete perfettamente a conoscenza visto che sono stato in II e III commissione consiliare.
La cosa che più ci fa rabbia è che nelle poche volte che ci ha incontrato sia lei che l’Ass.re Arcuri avete parlato di pugno duro, di supervisione dei lavori ma ad oggi queste sono rimaste parole al vento nulla di quanto avevate promesso è accaduto.
L’unica presenza istituzionale che abbiamo avuto vicino in questi 20 mesi è stata quella del presidente della VIII°Circoscrizione Dott. Marco Frasca Polara che costantemente ha cercato nel suo piccolo di limitare i disagi.
Personalmente ho chiesto tramite Pec il cronoprogramma ufficiale di questi lavori a Iltalferr ma non ho MAI ricevuto risposta alcuna, ho chiesto tramite Pec la istallazione di telecamere di videosorveglianza nel perimetro del cantiere ma non ho MAI ricevuto risposta alcuna, ho chiesto più volte al Prefetto di essere ricevuto per presenziare senza
intervenire in occasione dei tavoli tecnici tra voi,italferr e rfi ma non ho MAI ricevuto risposta alcuna.
Siamo abbandonati al nostro destino e la nostra sfortuna è quella di non far parte del tratto di strada che da piazza Verdi porta alla Cattedrale che tanto lei elogia sui social, invece la realtà è molto diversa da quella che Lei vuole fare apparire, Palermo è una città dove da ben 20 mesi due strade sono chiuse per la realizzazione di un’un tratto di ferrovia monobinario che da 62 milioni è lievitata a 176 milioni.
Volevo concludere questa lettera sottolineando una cosa molto importante,lo slogan della sua campagna elettorale era “il Sindaco lo sa fare” a distanza di cinque anni gradirei che per sua opportuna conoscenza provasse a fare una passeggiata incontrando i centinaia di residenti che grazie alle manchevolezze della sua amministrazione su controllo di queste “opere” hanno ricevuto solo i disagi sopra elencati e provasse a ripeterglielo…io credo che il risultato del “mini sondaggio” sarebbe di certo lo stesso: Lei il Sindaco può darsi che lo sappia fare ma nelle zone dei Cantieri Anello Ferroviario…non ce ne siamo accorti di certo! È proprio per questo che attendiamo con ansia e trepidazione la prossima tornata elettorale per comunicarglielo in massa. In attesa di essere palesemente smentiti da fatti concreti riguardo i fatti sopra evidenziati…colgo l’occasione per porgerle distinti saluti…forte della consapevolezza che solo gli stupidi e gli stolti non hanno mai cambiato opinione”.
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