Nella mattinata odierna, nel corso di una riunione svoltasi da remoto, il prefetto Giuseppe Forlani e il Presidente della Fondazione Ri.MED Paolo Aquilanti hanno proceduto alla sottoscrizione in forma digitale di un accordo integrativo al
Protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale, già operativo a far data dal 4 luglio 2016.

Obiettivo dell’addendum è il rafforzamento delle cautele antimafia, correlato all’avvio dell’esecuzione dei lavori di realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) a Carini, attraverso la cooperazione dell’ente appaltante, dell’affidatario e di tutte le imprese della filiera in funzione della massima tutela dell’economia legale.

Il Prefetto ha rimarcato la valenza strategica del progetto tecnologico ormai in fase di piena attuazione anche ai fini del rilancio dell’economia, oltre che a supporto del ruolo centrale rivestito dal settore della ricerca sanitaria nell’attuale
congiuntura.

“Consideriamo prioritario, non solo portare a compimento la realizzazione di quest’opera di indubbio impulso per lo sviluppo economico di tutto il Sud Italia, ma, in particolare, poterlo fare attraverso un percorso di legalità che possa definirsi esemplare”, sottolinea il Presidente della Fondazione Ri.MED, Consigliere Paolo Aquilanti.

“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con le autorità e le istituzioni, che ha caratterizzato ogni fase dell’iter realizzativo del centro di ricerca e che oggi, in fase di cantiere, vede un ulteriore importante rafforzamento. In considerazione del ruolo strategico, sia dal punto di vista economico che sociale, che quest’opera rivestirà per il territorio, riteniamo irrinunciabile che il CBRB sia esempio e promotore dei principi di Legalità e Trasparenza”.

Tra le previsioni del documento, particolarmente rilevante l’istituzione di un’apposita Banca-dati dei soggetti contraenti e subcontraenti, ovvero delle imprese che partecipano, a qualunque titolo, alla filiera, nonché delle persone e degli
automezzi che accedono all’interno del cantiere, accessibile anche per via telematica, per i necessari controlli, da parte della Prefettura e delle Forze di Polizia.

Come sottolineato dal Prefetto, ulteriori previsioni sugellano la collaborazione tra la Prefettura e Ri.MED in funzione di contrasto preventivo ai tentativi di indebita interferenza e di infiltrazione mafiosa, anche a garanzia delle
stesse imprese e della loro sana operatività.

In particolare, è previsto l’impegno di ogni ditta appaltatrice o subcontraente alla tempestiva segnalazione alle Forze di Polizia dei tentativi di estorsione, intimidazione, corruzione o condizionamento di natura criminale, in qualunque forma
posti in essere e manifestati.

Il Prefetto ha assicurato, altresì, il massimo impegno e la più ampia disponibilità a fornire supporto anche nella fase attuativa dell’Accordo integrativo, attraverso la costituzione di una cabina di regia deputata a monitorare la corretta
applicazione dell’addendum.