L’avvocato Alessandro Del Giudice, arrestato la scorsa notte nel corso dell’operazione Araldo di carabinieri e guardia di finanza, era stato vittima degli estorsori.

Secondo le indagini avrebbe chiesto soldi a Giovanni Di Salvo, ritenuto il capo dell’organizzazione e sarebbe stato più volte minacciato in modo violento per la restituzione delle somme prestate a tassi di usura anche del 5400%.

“Tu te ne puoi andare dal mondo quando non paghi gli assegni – diceva Di Salvo all’avvocato come si legge nell’ordinanza del gip Antonella Consiglio  – io aspetto ancora gli altri 500 euro perché domani ti faccio svegliare bello gonfio. No perché io parola ne ho una. Se non paghi di tasca paghi di faccia, se non paghi con i soldi paghi con la vita”. E per ripianare i suoi debiti con l’organizzazione l’avvocato oltre a somme di denaro ha dovuto consegnare anche la Bmw.

Una volta Di Salvo avrebbe bloccato l’avvocato a Ficarazzi. L’avrebbe immobilizzato e dalla tasca dei pantaloni avrebbe preso quello che c’era 25 euro.

Secondo quanto accertato gli inquirenti poi il legale avrebbe preso parte al giro degli assegni segnalando le potenziali vittime. Un sistema che aveva spiegato ad una collega di studio.

“Il giro di assegni non sono assegni miei. Non è che io portato l’assegno di 2 mila euro e mi davano 2 mila euro, Me ne davano 1500, 1400 e poi si doveva andare a coprire 2 mila euro. – si legge nell’ordinanza – Fino ad ora io ho girato i soldi non dello studio. Ho girato i soldi delle operazione che mi faceva Giovanni”.

E ancora il legale. “Io il giro lo avevo ancora con Giovanni. Tu lo vedevi i soldi che fino a due settimane , tre settimane fa giravo, tu mi dicevi una cosa e io subito venivo perché li prendevo di là. Io li prendevo dai miei giri. Io non ho altri giri questi erano”.

E parlando con Simone Nappini uno degli arrestati l’avvocato diceva: “Me li devi dare un poco di soldi questa settimana cugino?, e Nappini rispondeva tra le carte dell’inchiesta “Minchia che delinquente che sei”. E Del Giudice “Che faccio soldi tu lo sai”, e Nappini ribatteva “sei un delinquente” e il legale replicava, “Io produco, me ne dai 2 mila e produco 6 mila”.

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