Il processo a Termini Imerese

Le liti per il karaoke finiscono in tribunale tra urla e minacce, assolte due donne

Sono finite in tribunale le continue liti tra vicine di casa per il karaoke a Termini Imerese (Pa). Madre e figlia erano solite cantare a squarciagola a qualunque ora rendendo la vita impossibile all’inquilina di un appartamento vicino. Urla e insulti erano all’ordine del giorno. In uno di questi scontri secondo la dirimpettaia le due donne sono passate alla minacce.

La denuncia

Da qui la denuncia, il rinvio a giudizio e il processo. Il giudice del Tribunale di Termini Imerese Luigi Bonacqua ha assolto le due donne. L’avvocato Fabio Sciascia che le difendeva in dibattimento ha fatto notare che per le molestie provocate dal karaoke, agli atti non è stata depositata una perizia tecnica sui decibel e dunque non si è potuto stabilire con assoluta certezza se il volume della musica fosse così alto da superare il livello stabilito dalla norma. Anche per quanto riguarda le minacce è emerso che non erano del tutto chiare e i testi ascoltati in udienza si erano spesso contraddetti.

A Palermo la tragedia dopo una lite

In tanti questa mattina hanno presenziato a Palermo al funerale di Francesco Sabella, 50 anni, morto dopo diversi giorni di agonia per le ferite dopo essere stato accoltellato. Fu coinvolto nei giorni scorsi in una  lite condominiale. Le esequie si sono tenute nella chiesa di Santa Margherita vergine e martire al Marabitti. La vittima viveva nel quartiere, in via Loria. Sabella è morto all’ospedale Villa Sofia. Fu colpito a morte da Salvatore De Santis, 52 anni, in via Ruggero Loria a Palermo.

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Commozione e applausi

Tanta commozione in chiesa ed anche al seguito del carro funebre che ha attraversato il quartiere a passo d’uomo. Applausi, lacrime e anche i rombi delle moto che hanno accompagnato il feretro.

Il calvario in ospedale

Sabella, dopo il ricovero, ha subito tre interventi chirurgici  ma non sono stati sufficienti a salvarlo. Uno dei fendenti, infatti,  gli avrebbe provocato danni seri al fegato. Nonostante i tentativi dei medici, non si è mai ripreso. Rimasto ricoverato in rianimazione all’ospedale Villa Sofia, i medici hanno tentato di tutto ma lo scorso 5 giugno, alla fine, è morto.

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Il video della lite ma non dell’accoltellamento

Intanto le indagini sono andate avanti. C’è un video acquisito dalle forze dell’ordine nel quale, però, non si vede il momento del ferimento, ma solo De Santis con un coltello. L’inchiesta sull’omicidio è condotta dalla polizia. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento i due vicini, fra i quali non correva buon sangue già da tempo, avrebbero avuto, la scorsa settimana, una accesa discussione poi degenerata fino all’accoltellamento.

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