Ho bisogno di una piccola pausa. Dieci giorni tutti per la mia famiglia e per me. Così, queste righe di inizio agosto saranno l’ultimo fastidio che vi procuro per un paio di settimane.

Per l’estate 2020 ho un piano perfetto. Eccolo: il mio viaggio estivo inizia dalle ramblas di Barcellona, per saltare alla vita notturna – e un po’ noir – di Parigi. Ed infine, dedicherò qualche giorno a riscoprire i sobborghi di quella meravigliosa cittadina degli States che è Newark, letteralmente abbracciata a Manhattan, il cuore di New York. Al ritorno, poi, se tutto va come dico io, non escludo un breve transito in Turchia, per vedere la Basilica di Santa Sofia, prima che il Sultano Erdogan ed i suoi sudditi ne cancellino il tratto bizantino.

Qualcuno sta già pensando, Burrafato è impazzito. Saltare dalla Spagna alla Francia per giungere infine negli States sembra una missione impossibile, in tempi di covid 2019. E oltretutto, sento già la stilettata del pensiero altrui, “Burrafato che minchia fai? Ostenti il tuo benessere economico quando mezza Sicilia è allo stremo delle forze?”. Va bene, avete ragione. Ma vi assicuro questa mia vacanza è possibile. Mi costerà – cercando di coinvolgere anche mia figlia Marta – non più di settanta euro.

Non si tratta di offerte last minute. Ma di una concessione a quella nobile arte, troppo spesso dimenticata, del leggere. I miei agenti di viaggio, per la stagione 2020 sono Manuel Vazquez Montalban, Georges Simenon e Philip Roth. Saranno loro ad accompagnarmi alla scoperta di nuove emozioni nelle terre che intendo visitare. Solo a parole, per questa volta. Per la Turchia, infine, mi dedicherò alla lettura dell’ultima monografia di Limes, la rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo.

Sono certo che questa vacanza ritemprerà il mio spirito e la mia mente. In attesa del “Grande Boh”. Insomma, l’eredità di questa prima parte del 2020 sembra debba riservarci frutti amari dall’autunno in poi. Non è andato tutto bene ed i cocci, prima o poi, dovranno essere raccolti. Sono veramente stremato dallo sforzo di comprendere ciò che accade in questi giorni oscuri in Italia e nel mondo. E dobbiamo sperare che il vascello chiamato Italia continui in qualche modo la sua navigazione. Ostacoli e scogli sono ben visibili e fanno paura. Il nostro timoniere sembra un pugile suonato. Ormai procede a tentoni e su tutto ciò che fa e pensa alla fine rimanda con un ridicolo “salvo intese”. Il grande boh…

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