O è Natale tutto l’anno o non è Natale mai. Ve la ricordate? E’ una vecchia canzone italiana. Ora le feste sono definitivamente archiviate e ritorniamo alla nostra strana normalità. Il mondo, fuori, ci appare grigio ed insidioso. Forse lo è veramente.
Siamo veramente cambiati? Da quel che sta accadendo possiamo veramente uscire fuori e diventare persone migliori? Adesso che voltiamo pagina, con il nuovo anno appena iniziato, è il momento di azioni concrete.
Terza ed ultima puntata del dizionario semiserio di questo anno orribile. Siamo arrivati alla lettera P. Non resisto, credo che la morte di Paolo Rossi sia stata uno choc per tutti quegli italiani, ormai oltre gli anta, che hanno vissuto il Mundial 82.
Questo 2020 che sta per finire ci lascia pochi ricordi positivi. Oggi vorrei continuare il mio dizionario dell’anno. Ho ricevuto parecchi suggerimenti su chi inserire in questa hit parade di cose belle e brutte.
Più che un dizionario è una pagella. Una sorta di gioco virtuale nomi, cose, città, per passare in rassegna il meglio (pochino, direi) e il peggio di questo anno bisesto che ha travolto le nostre vite.
E’ Natale e sarebbe bene mettere da parte tutto ciò che è pandemia. Ma non sarà possibile. Perché il Leviatano da Palazzo Chigi ha deciso che saremo tutti “gialli”. Ma di bile.
di Totò Burrafato
La bolla generazionale scoppierà. Lo insegna la storia
Arrivano le festività natalizie. Una cappa di tristezza le avvolge. Lo slogan "andrà tutto bene" si è rivelato per quel che era: una menzogna politica, formulata da un Governo, nella migliore delle ipotesi, di incapaci.
di Totò Burrafato
Spesso le trattative di Arcuri si sono trasformate in catastrofi sociali
Chi si occupa dei banchi per la scuola? Il super commissario per l’emergenza Arcuri. A chi è stata affidata la programmazione per il vaccino al covid 2019? Indovinate pure a chi tocca la responsabilità della riapertura delle scuole. Al super commissario Arcuri.
Nicola Morra, in realtà, non ha commesso alcuna gaffe. Chiunque pensi che la sua dichiarazione su Jole Santelli e sulla Calabria sia stato un involontario scivolone, dovrà ricredersi.
Caro Presidente Conte, a questo punto anche io voglio scriverle una letterina per Natale. Non si preoccupi, non le chiedo nulla in dono e nulla pretendo. La mia letterina è semplice e stringata.
di Totò Burrafato
Nessuno avrà più diritto di contestare o polemizzare
Davanti a noi si staglia un futuro certo e luminoso. Abbiamo l’arma finale contro il Covid 2019. Altro che trasfusioni di plasma e vaccini. Signori, in piedi, noi abbiamo l’algoritmo.
La Festa dei morti è una di quelle tradizioni che stiamo perdendo. Anno dopo anno, quella ricorrenza così cara al popolo siciliano ha perso mordente. In un mondo globale, quei piccoli appuntamenti che tanto sanno di casa e famiglia, perdono presa.
Siamo veramente alla frutta. Il governo Conte si è arreso di fronte alla seconda ondata. Spavalderia, personalismi e miliardi di miliardi sono un lontano ricordo.
Un tocco di rosa shocking nel cuore di Palermo. Arriva il Giro d’Italia. Di solito si inizia a pedalare a fine maggio, questa edizione 2020 è fuori stagione a causa del covid 2019.
Nella città di Pirandello, la Ministra Azzolina veste una, cento e mille maschere per tramutare la grave crisi della scuola italiana in un democristiano "servono solo piccoli aggiustamenti".
Mancano le classi, manca il personale, mancano i docenti. Molti istituti siciliani soffrono di crisi strutturale già da prima della pandemia da Covid 2019.