Ultima recita ieri sera al Teatro Massimo di Palermo per Le nozze di Figaro dirette da Gabriele Ferro con la regia di Chiara Muti, scene di Ezio Antonelli, costumi di Alessandro Lai, luci di Vincent Longuemare, protagonisti Alessandro Luongo (Figaro), Maria Mudryak (Susanna), Simone Alberghini (Conte d’Almaviva), Mariangela Sicilia (Contessa) e Paola Gardina (Cherubino). Assente da Palermo da diciotto anni, l’opera mozartiana ha ottenuto un grandissimo successo tra il pubblico, con ben quattro sold out sul totale delle cinque serate: la prova generale (aperta al pubblico in beneficenza a favore di Telethon) e le cinque recite hanno visto una percentuale di riempimento della sala che sfiora il 93%.

Per l’ultima recita del 26 maggio ben 1277 persone in sala, tra le quali diverse autorità internazionali presenti a Palermo e al Teatro Massimo per differenti ragioni: Mauro Vieira, rappresentante del Brasile presso la sede delle Nazioni Unite a New York, in vacanza nella nostra città; Mumtaz Kassam, ambasciatrice dell’Uganda, a Palermo in occasione dell’Uganda Week, iniziativa dedicata ai rapporti tra Uganda e Palermo, particolarmente stretti perché il rinomato caffè dell’Uganda viene importato e lavorato a Palermo dalla antica Azienda Morettino; il ministro della Diaspora della Repubblica d’Albania, Majko Pandeli, e il ministro della Diaspora della Repubblica del Kosovo, Gashi Dardan, che lunedì incontreranno il sindaco Orlando per riprendere e rafforzare i rapporti con la grande e vitale comunità albanese palermitana da cinque secoli presente a Palermo e nell’Area metropolitana di Palermo.

In questa occasione il sindaco Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Teatro Massimo, ha dichiarato: «L’internazionalizzazione turistica ed economica si intreccia e rafforza con storia, cultura e attività artistica facendo di Palermo Capitale della Cultura, delle Culture, una meta ambita dopo decenni di marginalità: oggi si ha conferma dello straordinario cambiamento culturale della nostra città che abbiamo il dovere di mettere ogni giorno in sicurezza per evitare il ritorno ad un passato che ci ha anche fatto vergognare di essere palermitani».