“Specialità e differenziazione. Le nuove frontiere del regionalismo italiano” (Editoriale Scientifica) è il nuovo libro curato da  Gaetano Armao, Francesco Astone, Maria Immordino, Giovanni Moschella e Valentina Prudente.

Le parole di Armao

“La proposta di legge sul regionalismo differenziato, che viene presentata oggi in conferenza delle Regioni dal Ministro Calderoli, deve indurre a valutare con molta attenzione la strada intrapresa – dice Armao, ex assessore all’Economia della Regione Sicilia -.  Senza determinazione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni, che con il progetto diventano vincolanti solo se adottati entro 12 mesi) – e gli studi che abbiamo fatto con i colleghi professori siciliani lo confermano – la riforma rischia di generare discriminazioni tra Regioni. Sopratutto tra Nord e Sud”.

In un paese socialmente, economicamente e territorialmente divaricato come l’Italia, che dopo più di 160 anni non é riuscito a superare il più grande fallimento del Stato italiano non si può in nessun caso prescindere dai Lep abbandonando la spesa storica. “Peraltro – continua Armao – il  progetto non considera la condizione di insularità che, dopo la pubblicazione della modifica costituzionale, adesso parametro ineludibile e quindi incompatibile con l’intero impianto del progetto ed in special modo con l’art. 8 che detta disposizioni sulla perequazione infrastrutturale”.

La legge costituzionale

La legge costituzionale n.2 del 2022, che riconosce le peculiarità delle Isole ed individua come prioritario il superamento della condizione di insularitá, rende ancor più imprescindibile la predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni che debbono computare anche il fattore insulare ed i suoi costi (determinati dalla Commissione paritetica, sulla base dello studio predisposto dalla Regione ed ormai vincolanti per lo Stato).