“Quali saranno i primi risultati che porterà a termine da giugno a Natale?” “Ripristinare il collegamento AMAT con il comune di Palermo – rispondeva Capizzi – costi quel che costi, e la riapertura dei campi da tennis della Ranteria. Non mi chieda come. Lo farò, in qualsiasi modo”. Era il 2014.

La riqualificazione della struttura sportiva monrealese rientrava tra i punti programmatici presentati dal sindaco Capizzi durante la campagna elettorale per le amministrative 2014.

Il 12 aprile di quell’anno infatti, il candidato Capizzi dichiarava di assumere questo impegno. Eppure, mentre la prima promessa di colui che sarebbe diventato primo cittadino è stata mantenuta, della riapertura dei campi da tennis, invece, nessuna traccia.

La fotografia scattata sulla struttura sportiva della Ranteria esprime meglio di qualsiasi articolo giornalistico lo stato di degrado e abbandono in cui versa. Erba alta e arbusti hanno la meglio sul campo in mateco.

Nessun futuro per una struttura che per tanti anni è stata utilizzata da giovani e meno giovani monrealesi, e che giace dimenticata tra i loro ricordi. Nessuna progettazione in cantiere da parte dell’amministrazione. L’assessore allo Sport, Rosario Li Causi, sentito sull’argomento, fa spallucce. Nessuna idea, nessun progetto per fornire una prospettiva futura ad una struttura esistente, interessante per il suo potenziale, importante opportunità per i tanti sportivi monrealesi amanti del tennis ma costretti a praticarlo a Palermo.

Della questione ce ne siamo interessati più volte, interrogando sull’argomento anche i precedenti assessori della giunta Capizzi, ed ancora prima l’assessore della giunta Di Matteo, Giuseppe La Corte. Quest’ultimo aveva indetto un bando per affidare a privati la gestione della struttura. La società aggiudicataria si sarebbe dovuta accollare però i costi di ristrutturazione. La gara era andata deserta.

Successivamente, ad aprile 2016, l’assessore Ignazio Zuccaro rispondeva così alle nostre domande sulla questione: “Ci sono tante situazioni che stiamo valutando che in futuro saranno rese pubbliche. Abbiamo seri progetti sulla riqualificazione dei campi della Ranteria. Chi in passato ha contribuito all’abbandono di questi campi non ha fatto un bene al paese”.