“Accogliamo l’invito dell’editore del Giornale di Sicilia, che si è detto disponibile al dialogo, ma ci pare un tabù sentenziare che non sarà modificata la decisione presa sui licenziamenti di 20 lavoratori, tra poligrafici e amministrativi”.

Lo dice il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso. In queste settimane tutti i dipendenti del Giornale, della Televisione e della Stampa sono passati dalla Cisl alla Cgil Un segnale preciso per l’azienda con la quale si vuole discutere, ma senza indietreggiare sulle richieste. “Chiediamo un tavolo alla presenza dei segretari nazionali di categoria per trovare delle soluzioni: crediamo che la formazione del capitale umano e il traghettamento verso l’uso di nuove tecnologie interattive – osserva – che caratterizzano l’editoria del futuro possano chiudere in modo positivo questa vertenza”.

“E’ impensabile – aggiunge Maurizio Rosso – proseguire sulla strada dei licenziamenti. Un giornale è un mezzo fondamentale di comunicazione e può essere organizzato e gestito in un modo completamente nuovo. Con il coinvolgimento pieno della Regione Sicilia e del Comune di Palermo riusciremo a costruire un’alternativa seria di sviluppo per i lavoratori e per il giornale. Ci vogliano politiche industriali nuove per questo settore in trasformazione, all’altezza delle nuove tecnologie”.

L’assemblea dei lavoratori del Gds ieri ha annunciato lo stato di agitazione e proclamato un pacchetto di 10 giorni di sciopero

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