audizione dell'associazione dei comuni all'ars

Legge di stabilità regionale, la preoccupazione di Anci Sicilia sulle risorse destinate agli enti locali

L’ANCI Sicilia audita ieri mattina in Commissione “Affari Istituzionali” dell’ARS in merito al disegno di legge n. 733 ‘Legge di stabilità regionale 2020-2022’.

All’incontro, presieduto dal presidente della I Commissione, Stefano Pellegrino, erano presenti, fra gli altri, il presidente e il segretario dell’ANCI Sicilia Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano e l’assessore regionale della autonomie locali, Bernardette Grasso.

“Esprimiamo apprezzamento per il fruttuoso momento di condivisione realizzatosi in I Commissione all’ARS” – hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di ANCI Sicilia –
“Si è trattato di un primo importante momento di confronto con le Commissioni dell’Ars – continua il presidente Orlando – alle quali, a partire dalla Commissione bilancio, è già stata chiesta audizione con riferimento ad altri temi di grande rilievo per la vita dei cittadini e per i servizi resi dalle amministrazioni comunali: lavoro, attività produttive, turismo, sport, cultura, scuola.
Nel corso dell’incontro si è ritenuto che interventi impegnativi come quelli contenuti negli artt. 7 (“Interventi a favore delle fasce deboli della popolazione”) e 9 ( “Fondo perequativo degli Enti locali”) debbano essere attuati in sede di Conferenza Regione – Autonomie locali, luogo naturale di confronto fra la Regione e le Associazioni delle Autonomie locali”.

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“Desta infine – conclude il presidente Orlando – grande preoccupazione la previsione di trasferimenti ai comuni attingendo da trasferimenti alla Regione in atto di incerta entità e dovendo essi provenire da intese non ancora formalizzate con il Governo nazionale e a tal proposito abbiamo fornito ogni contributo di collaborazione anche per consentire impegno, spesa e rendicontazione superando in sede legislativa ogni dubbio e criticità e ciò in particolare per le azioni positive a sostegno di comuni e di fasce più deboli della popolazione. Analoga preoccupazione discende dall’utilizzo di fondi europei sottoposti a procedure, tempi e rendicontazione di notevole complessità. La attuale condizione di emergenza sanitaria cui si collega una pesante emergenza socioeconomica dovrà essere affrontata adeguatamente anche con riferimento alla sopravvivenza stessa dei Comuni unitamente a quella di diversi settori che abbiamo il dovere di sostenere nella fase anche successiva e di non prevedibile durata”.

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