“Dobbiamo, vogliamo, vedere la luce in fondo al tunnel dell’emergenza Coronavirus e scongiurare il disastro economico, occupazione, sociale. In Sicilia e a Catania, più che altrove. Per questo, la Regione non può sbagliare legge di stabilità finanziaria. La Uil Sicilia con il segretario generale Claudio Barone ha presentato proposte concrete, dettagliate, incisive che noi facciamo nostre e rilanciamo nell’interesse collettivo mentre sollecitiamo che lavoratrici e lavoratori possano effettivamente beneficiare degli ammortizzatori sociali come la Cassa integrazione. Nel nostro territorio davvero pochi sinora hanno visto qualcosa!”. Questo è un passaggio del documento approvato oggi dalla Segreteria territoriale della Uil di Catania, guidata da Enza Meli e composta anche da Jeanine Bongiovanni, Maria Pia Castiglione, Salvo Bonaventura, Giovanni Casa, Francesco De Martino e Nino Marino.

La Uil etnea, che lancia un appello “alla sensibilità dei parlamentari catanesi all’Ars”, denuncia “i ritardi nelle anticipazioni bancarie della Cassa integrazione che stanno vanificando l’intesa raggiunta con l’Abi e che sono dovuti non solo alle Regioni ma anche alle strettoie burocratiche imposte dagli stessi istituti di credito”. A proposito di Cig, inoltre, l’organizzazione sindacale sottolinea la richiesta di intervento regionale sul trattamento economico perché l’indennità possa passare dall’80 al 100 per cento: “Ricordiamo che beneficiano di questa misura pure lavoratori a tempo determinato, come ad esempio quelli delle aziende florovivaistiche e vitivinicole o del settore agrituristico che particolarmente nella nostra provincia sono investiti da una crisi senza precedenti”.

La Segreteria territoriale del “Sindacato dei Cittadini”, infine, “evidenzia altre misure utili e giuste sollecitate dalla Uil Sicilia e da Claudio Barone, a partire dall’aumento dei fondi messi a disposizione dal Governo con il decreto CuraItalia per riconoscere un incentivo di mille euro pro-capite ai lavoratori della Sanità, comprendendo anche il personale del 118, quello dei servizi e gli operatori delle ditte di pulizie, mense e vigilanza”. E ancora: “Sostegno ai lavoratori rimasti fuori da interventi di sostegno al reddito. In particolare gli stagionali di Commercio, Ristorazione, Vigilanza e i lavoratori del settore dello spettacolo con contratti di lavoro intermittenti, tempi determinati, scritturati e atipici oggetto della risoluzione anticipata del contratto o della mancata attivazione del rapporto di lavoro per l’annullamento della stagione artistica”. Infine, la Uil chiede che “per un semestre venga sostenuto dalla Regione il pagamento all’Inps relativo agli oneri contributivi di quelle aziende che riprendono l’attività impiegando tutto il personale, in modo da incoraggiare le aziende in difficoltà a ripartire e scongiurare tagli al personale”.