• M5S all’Ars “La legge sui rifiuti fa schifo? Lo diciamo da anni, finalmente se n’è accorta anche la maggioranza che sostiene questo governo del nulla”.
  • Il giudizio senza appello di Miccichè sul ddl sui rifiuti del governo Musumeci incontra il plauso dei 5Stelle.

“La legge sui rifiuti fa schifo? Siamo felici che se ne sia accorta pure la maggioranza che sostiene questo governo del nulla. Noi lo diciamo da sempre e siamo stati accusati di chissà quali loschi interessi, quando, giustamente, abbiamo contribuito a bocciarla in aula“. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro, commentando il giudizio senza appello di Miccichè sul ddl sui rifiuti del governo Musumeci, sonoramente bocciato dal presidente dell’Ars senza tanti giri di parole.

“Se il testo è lì da tre anni è perché fa schifo”

“Miccichè – dice Di Caro – ha detto chiaramente che se il testo è lì da tre anni è perché fa schifo. Posso solo dire che difficilmente, in tutta la  legislatura, sono stato così d’accordo con lui. Questa legge è un obbrobrio, Musumeci ne prenda atto, anziché cercare falsi alibi per la bocciatura nel ricorso al voto segreto. Se la legge è stata affossata, è accaduto perché nella maggioranza in tanti la pensano come noi,  a partire da Miccichè”.

Se lo dice perfino Miccichè…

“Se a dire che la legge sui rifiuti fa schifo – aggiunge Giampiero Trizzino –  è un deputato della minoranza è un conto, ma se a sottolinearlo  è il presidente del Parlamento, nonché numero uno del primo partito che sostiene il governo, allora è tutta un’altra storia”.

“Noi – prosegue Trizzino – non possiamo che condividere le parole forti di Miccichè, che fanno da eco a ciò che, ormai tre anni, ripetiamo in Aula. Quella di Musumeci è una proposta irricevibile, che non aiuta la crisi e soprattutto non aiuta i Comuni, che si trovano sommersi dai rifiuti e da spese esorbitanti da sostenere per spedirli fuori dai loro territori.

Riforma gravosa

“D’altronde anche la Corte dei Conti, in passato, ha condannato la divisione provinciale degli ambiti territoriali, fortemente voluta da Musumeci. Per non parlare del fatto che una riforma così gravosa, ad un anno dalle elezioni e con i fondi del PNRR da spendere, è un rischio che la Sicilia non può correre”.

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