“Dopo due anni di blocco dell’economia siciliana a causa della pandemia, ci saremmo aspettati una manovra che sostenesse il lavoro produttivo”. È quanto dichiarano le associazioni regionali dell’artigianato, Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai sulla nuova legge di stabilità e lanciano un appello al Governo e all’Assemblea Regionale.

“Occorre evitare – dicono con forza – i soliti assalti alla diligenza con spese improduttive e sussidi vari, ma vanno pensati interventi urgenti a sostegno delle imprese per abbattere il caro energia e risorse per il credito agevolato gestito dall’Irca”.

“Servono almeno altri 20 milioni”

A tal proposito, le associazioni chiedono di implementare il fondo dell’Irca. “Servono almeno altri venti milioni – spiegano – per riuscire a chiudere tutte le pratiche che erano da liquidare con l’ex Crias”.

Un appunto viene mosso anche sul fronte della comunicazione. “Riteniamo che sia indispensabile un maggiore dialogo con la politica regionale – aggiungono le sigle dell’artigianato – affinché si possano individuare insieme quali siano le reali priorità per gli artigiani e le piccole e medie imprese”.

Arrivati da Roma 670 euro per Bilancio e Finanziaria

Nei giorni scorsi sono arrivati 670 milioni di euro. A tanto ammontano le somme di cui, nel prossimo triennio, la Regione potrà beneficiare e che sono state “conquistate” dopo un complesso confronto con Roma. “Un lavoro davvero pesante – dice l’assessore all’Economia Gaetano Armao – ma ci siamo riusciti”.

Il confronto con Roma

Dopo un confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, la Sicilia riesce a far valere significative cifre che faranno respirare la Sicilia. “A seguito di un serrato confronto col MEF e di un analitico e puntuale approfondimento svolto dagli uffici dei Dipartimenti Finanze e ragioneria generale – bilancio dell’Assessorato sono emerse significative risultanze finanziarie, successive alla approvazione dei documenti finanziari in Giunta ed alla conseguente presentazione all’Assemblea degli stessi. A tale approfondimento ha giovato anche la proficua analisi esposta nel parere dei Revisori dei conti”. Lo spiega l’assessore Armao in una nota. Si tratta di risultanze finanziarie che consentono di reintegrare la piena utilizzabilità di stanziamenti di bilancio strategici senza, quindi, provvedere ad alcun congelamento tecnico delle risorse come paventato all’Ars in sede di discussione della Finanziaria 2022.

Il conguaglio IVA 2020

La prima novità riguarda il conguaglio dell’IVA 2020. Roma ha comunicato una minore riduzione della previsione in bilancio sulle entrate dell’IVA relativa al 2022 che passa da 2 miliardi a 2,2 miliardi. ” Ne discende – evidenzia Armao – che la nuova previsione sul 2022 determini un ribaltamento integrativo anche delle previsioni sul 2023 e 2024 di pari importo (200 milioni di euro)”.

L’altra buona notizia riguarda l’Ires

Come fa sapere Armao, il 2 maggio, è stata incrementata la previsione in entrata dell’Ires di 70 milioni nella considerazione che l’andamento medio dell’ultimo triennio si è attestato a circa 490 milioni. L’aggiornamento di una prima previsione è per il 2022 di 350 milioni che è stata integrata fino a 420 milioni rendendo la previsione più strettamente correlata all’andamento del tributo del triennio precedente e non rinvenendosi più elementi conducenti per una contrazione della previsione.

Emendamenti in Finanziaria

“La giunta regionale – dice ancora Armao – ha quindi presentato alcuni emendamenti alla Finanziaria di cui uno relativo all’esercizio 2022 dell’importo complessivo di 220 milioni che determinerà lo sblocco integrale di spesa relativa al Fondo per la disabilità, e per quanto concerne i Teatri e di buona parte di quello relativo ai contributi di parte corrente in favore dei Comuni e dei liberi consorzi ed uno che consentirà di sbloccare, per gli esercizi 2023-24, quota parte della spesa per fondo della disabilità e ripristinare la triennalità in favore per i Teatri e per i Comuni e dei liberi consorzi, offrendo prospettive finanziarie prima non rinvenibili e che sostanzialmente segnano un significativo passo avanti”.

Analisi rinviata al 9 maggio

Dopo una intera mattina e parte del pomeriggio di lavori, l’Ars ha sospeso la seduta rinviando la trattazione del ddl di stabilità a lunedì prossimo 9 maggio. Palazzo dei Normanni, infatti, il 5 e 6 maggio ospita un evento che prevede la presenza dei con i procuratori generali dei paesi Ue. Per motivi di sicurezza, dunque, resterà inibito ad altre attività. I lavori, ha detto Miccichè prima della sospensione, andranno avanti ad oltranza “perché dobbiamo approvare la manovra entro l’11 sera”.

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