“Considerato il continuo aumento del trend dei contagi che giornalmente si registrano in città e le sempre più frequenti notizie sulle difficoltà in cui operano tutte le strutture sanitarie cittadine in termini di assistenza sia ai soggetti contagiati e non, e considerato che sempre più frequentemente giungono annunci su focolai che si sviluppano negli ambienti scolastici di ogni ordine e grado, si rappresenta che lo scrivente, nella qualità di autorità sanitaria locale, assumerà, ove ritenuto necessario, tutti i provvedimenti che la situazione attualmente critica renderà necessari ed imprescindibili”. Questo il testo della missiva che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha inviato, rispettivamente, all’assessorato alla Salute, all’Ufficio Scolastico Regionale, all’assessato alla Pubblica Istruzione e all’Asp di Palermo.
Ritorna in pressing il primo cittadino che già nei giorni scorsi aveva lanciato un ultimatum chiedendo alle autorità competenti di dare conferme sulla sicurezza di docenti e studenti all’interno delle strutture scolastiche rispetto alla diffusione del contagio da Covid19 in assenza delle quali avrebbe disposto la chiusura a partire da lunedì.
“Per tale ragione si rivolge invito affinché, ognuno per la parte di propria competenza, vorrà comunicare a questo Ente i numeri legati ai contagi nell’ambito scolastico al fine di eventualmente assumere ogni utile provvedimento, mediante l’esercizio dei poteri ascritti allo scrivente, a tutela della salute pubblica” conclude il primo cittadino.
“Il virus avanza inesorabile ed oggi c’è il concreto rischio che gli enormi sforzi fatti da dirigenti, docenti, personale Ata e famiglie vengano vanificati. Siamo ben consapevoli che la garanzia del diritto allo studio si coniughi decisamente meglio con la didattica in presenza, che la scuola sia socializzazione, dialogo rapporto empatico e ’fisico’, ma i segnali che emergono in questi giorni sono preoccupanti e, da più parti, avanzano richieste di chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado. Sarebbe dunque necessario che chi ha la responsabilità politica si esprima subito, senza ulteriori tentennamenti nell’interesse superiore della salute e sicurezza di tutti gli attori del mondo della scuola”. Cosi la segretaria generale Cisl Scuola Sicilia Francesca Bellia interviene sulla questione della possibile chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in Sicilia.
“Ci chiediamo se è corretto in un momento straordinariamente drammatico a livello mondiale, voler mantenere aperte le scuole a tutti i costi. Ci sono ancora le condizioni e le garanzie per consentirlo? Meglio un periodo di chiusura o piuttosto continuare con una didattica, seppur in presenza, ma di fatto frammentata e pertanto poco efficace a causa di un sistema che è ormai prossimo al collasso? Dirigenti e personale scolastico hanno continuato in tutti questi mesi, a ‘navigare a vista’. costretti spessissimo a cambiare direzione da una mole di documenti che si susseguono. In questo contesto, è concreto e già attuale il rischio di minare il patto ‘scuola-famiglia”. Bellia aggiunge. “Siamo consapevoli di ciò che in questi mesi ha affrontato tutto il sistema scolastico al fine di garantire, per quanto possibile, un regolare avvio dell’anno scolastico. E’ stata messa in moto una macchina straordinaria da parte di tutti gli addetti del settore, nonostante le inevitabili falle di un sistema non rodato ma messo direttamente in campo. Abbiamo tutti indirizzato ogni energia e risorsa in questa direzione, ben consci che, mantenere aperte le scuole, rappresenta ed ha rappresentato, per l’intero Paese, non solo il segnale di un’apparente normalità ma anche un simbolo di speranza”.
“Urge – conclude Bellia – una posizione chiara, esorcizzare l’incertezza e la confusione che inevitabilmente, sta prendendo campo, parallelamente all’incremento dei contagi all’interno delle scuole”.
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