L’Anci Sicilia torna a sollecitare al Governo nazionale il rifinanziamento dell’Ordinanza della Protezione civile n.658 del 29 marzo, che ha stanziato 400 milioni da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare e le cui risorse sono state velocemente ed efficacemente impiegate dai sindaci a sostegno delle tantissime famiglie in grave difficoltà finanziaria per gli effetti economici scaturiti dalla pandemia da Covid-19.

“E’ necessario il rifinanziamento dell’Ordinanza della Protezione Civile del marzo scorso, il cui esaurimento richiede un immediato intervento del Governo nazionale”, ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.

“Come amministratori locali – continua Orlando – abbiamo il dovere di rappresentare i rischi per la tenuta delle nostre città a partire dai più deboli e com’è stato già anticipato lo scorso 9 giugno nel corso dell’incontro fra il ministro Lamorgese e le città metropolitane, riteniamo sia estremamente urgente dare un sostegno immediato a vecchie e nuove povertà affinché nessuno resti indietro”.

Ma se sembra finita l’emergenza sanitaria, di sicuro non lo è quella economica ed i sindaci, delle realtà grandi e piccole, lo sanno molto bene. Sono migliaia i siciliani che hanno fatto ai propri comuni di residenza la richiesta per ottenere gli aiuti alimentari. 

Come già detto, un incontro di ascolto e proposta tra il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e i sindaci delle città metropolitane si è tenuto due giorni fa in videoconferenza dal Viminale.

I sindaci hanno anche manifestato la preoccupazione per le difficoltà finanziarie degli enti locali, in particolare di quelli che già versano in situazioni di pregressa precarietà. E’ stata anche sollevata la questione dell’esercizio dei poteri di ordinanza sindacale con particolare riguardo alla gestione della fase di riapertura delle attività sociali, economiche e commerciali, dopo il lungo periodo di lockdown.

La titolare del Viminale ha ringraziato tutti i sindaci per l’attività svolta in questa situazione di grave sofferenza economica e sociale, impegnandosi a sviluppare un confronto continuo e costruttivo per gestire al meglio il modello della sicurezza integrata anche attraverso la sottoscrizione di specifici patti per la legalità.

Il ministro Lamorgese ha infine rinnovato l’impegno del Viminale a sostenere tutti gli enti locali ed ha proposto di adottare, come metodo di lavoro, incontri operativi periodici, anche in videoconferenza, per condividere strategie in tema di sicurezza nelle grandi città, per elaborare proposte per la presentazione in tempi rapidi di un pacchetto normativo da valutare insieme al governo.

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