Per uscire dall’emeregnza rifiuti in Sicilia serve un termovalorizzatore e anche il Ministro dell’ambiente dovrà farsene una ragione. E’ il pensiero del Presidente della Regione Nello Musumeci che si prepara proprio a decretare la nascita di almeno un termovalorizzatore in Sicilia.

Lo ha detto proprio il governtore Nello Musumeci dopo aver visto le immagini della situazione attuale a Bellolampo, la discarica di palermo ma riferendosi anche al resytod ella Sicilia. “Non escludo di ricorrere molto presto almeno ad un termovalorizzatore per avviare il percorso di uscita dall’emergenza rifiuti” ha detto Musumeci ospite della prima puntata della 16esima edizione di Casa Minutella in diretta su BlogSicilia.it.

“In Sicilia siamo in una emergenza strutturale per quanto riguarda i rifiuti. Un’emergenza che dura dal 1999. Serve far crescere la differenziata e fino  quando resteremo a questi livelli la situazione non migliorerà”E sulla dichiarata contrarietà del Ministro dell’Ambiente rispetto a questa soluzione Musumeci ha aggiunto “Ciascuno con le proprie competenze. peraltro il Ministro non è d’accordo neanche con i suoi uffici. Ho grande rispetto per il suo ruolo ma la legge è chiara”.

Musumeci rispondeva alle sollecitazioni venute dai consiglieri comunali di Palermo Dario Chinnici di Italia Viva e Antonio Randazzo del Movimento 5 stelle ospiti di Ignazio Marchese in collegamento esterno dalla Rap. I consiglieri hanno mostrato le immagini della situazione all’internod ella discarica riprese durante un sopralluogo di appena 24 ore prima.

Ma in studio Musumeci è andato oltre ammettendo “C’è una legge di riforma bloccata all’Ars. Il governo l’ha presentata ma si è arenata per responsabilità poltiche imputabili un po’ a tutti i gruppi. Ma anche quando quella legge vedrà la luce non basterà a superare il probloema. Noi ci muoviamo nell’ambito di normative nazionali che lasciano alla regione poche competenze, a volte residuali. Per uscire dall’emergenza serve la differenziata ma non ai piccoli livelli di oggi”.

L’emergenza covid19, dunque, non deve far dimenticare l’emergenza rifiuti visto che Palermo ha dimostrato che le due cose possono essere anche fortemente legate.

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