Un libro che racconta la storia e l’epopea della flotta di una delle più grandi e famose famiglie di Palermo e dell’intera Sicilia.
“Le navi dei Florio – Storia delle attività armatoriali” (Nuova Ipsa Editore, 260 pagine, 40 euro), scritto da Paolo Piccione, è il tassello mancante nella vasta e articolata bibliografia sui Florio.
Una pubblicazione esclusivamente dedicata alle attività che diedero maggior prestigio e potenza economica alla famiglia calabro-siciliana: l’armamento e la navigazione. Questo libro riempie dunque un importante vuoto storiografico fornendo, in una sintesi dettagliata, la storia delle compagnie di navigazione fondate a Palermo da Vincenzo e Ignazio Florio.
Dai primi battelli a vapore a ruote ottocenteschi, ai grandi piroscafi transatlantici fino alle moderne motonavi degli anni Trenta. I Florio furono i più grandi armatori siciliani del XIX secolo, i primi che collegarono la Sicilia con il continente, i primi ad attivare le rotte transatlantiche tra la penisola italiana e il Nord America con servizi regolari di linea.
Fondarono l’imponente Navigazione Generale Italiana fondendo la loro flotta con quella genovese di Rubattino, la grande compagnia avrebbe dominato per oltre quarant’anni le rotte commerciali e postali del Mediterraneo con collegamenti verso l’America e oltre Suez. Il libro comprende anche un capitolo dedicato agli yacht e alle barche da regata di Ignazio Florio e uno sul cantiere navale di Palermo, fondato dallo stesso imprenditore. Il testo è corredato da un’ampia iconografia per la più parte inedita.
Disegni delle navi, dipinti, fotografie e materiale pubblicitario d’epoca permettono uno sguardo sulla storia marittima dei Florio, di Palermo e della Sicilia in generale. Il libro sarà presentato mercoledì 24 ottobre al Bistrò del teatro Massimo di Palermo alle 17.
Oltre all’autore interverranno il dottor Salvatore Requirez, scrittore con all’attivo molti lavori sulla famiglia Florio (“Con gli occhi di Franca – Diario del tramonto dei Florio”), Vincenzo Prestigiacomo, autore del libro “I Florio – Regnanti senza corona”) e l’ingegnere Giancarlo Teresi.
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