Una lettera con minacce di morte e insulti è stata recapitata al Comune di Santa Elisabetta, nell’Agrigentinno, al sindaco Domenico Gueli ed ai suoi familiari. A firmarla “alcuni analfabeti sabbettesi”. A seguito dell’atto intimidatorio è stata presentata una denuncia ai carabinieri che hanno già avviato le indagini.

Altre intimidazioni in passato, il sindaco “Non mi fate paura”

Già nel 2015 e nel 2016 Gueli era stato bersaglio di intimidazioni analoghe. “Non so chi sia l’autore, ma le forze dell’ordine sapranno dare presto una risposta ai miei interrogativi – ha detto il sindaco – lasciate che in attesa di poterli vedere in faccia, lanci io un messaggio chiarissimo a queste persone: non mi fate paura. Semmai, mi fate pena, costretti come siete a nascondervi dietro l’anonimato. Il mio impegno politico, non solo a favore della mia comunità di Santa Elisabetta, ma anche dell’Ati idrico, non muterà. Non arretrerò di un passo, non chinerò la testa. Registro, purtroppo, come sempre di più i sindaci si trovino a confrontarsi con l’odio sotto varie forme”.

Solidarietà dal capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro

Non sono mancate le razioni e la solidarietà al primo cittadino di Santa Elisabetta. “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al Sindaco di S. Elisabetta e Presidente dell’Ambito Territoriale Idrico della provincia di Agrigento Domenico Gueli. L’ennesimo grave atto intimidatorio consumato ai danni di un rappresentante delle istituzioni va condannato con forza. L’amico Mimmo non si lascerà condizionare nello svolgimento delle proprie funzioni e continuerà a lavorare con grande impegno e senso di responsabilità per il bene delle comunità che rappresenta”.

Venuti, “Atto vile, stop intimidazioni agli amministratori locali”

“La lettera di minacce inviata al sindaco di Santa Elisabetta, Domenico Gueli, è un atto vile e un insulto contro tutti i sindaci che ogni giorno sono impegnati per il bene delle comunità che amministrano. Le intimidazioni contro gli amministratori locali devono cessare”. Lo dice il presidente di Ali Sicilia, Domenico Venuti, commentando l’intimidazione subita dal sindaco agrigentino.

“Esprimiamo massima solidarietà a Gueli che, siamo sicuri, non si farà intimidire e non arretrerà di un millimetro nella sua azione. Si tratta dell’ennesimo odioso episodio contro Gueli – prosegue Venuti – l’auspicio è che le forze dell’ordine possano dare un volto ai responsabili facendo luce su quanto accaduto”.