Una donna di 36 anni Anna Scavo, è morto a Carini un centro in provincia di Palermo, è stata uccisa nel negozio di scarpe del paese in cui da anni lavorava come commessa.
Un delitto a cui avrebbe assistito il figlio 14enne della coppia che da un anno si era separata tra tensioni e liti mai terminate. L’omicidio, però, presenta molti aspetti poco chiari.
A cominciare dalla dinamica che i carabinieri stanno tentando di ricostruire. L’adolescente, che si sarebbe trovato nell’esercizio commerciale coi genitori, viene sentito da ore dagli inquirenti. Ai militari dell’Arma, coordinati dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi, avrebbe detto che il padre, Marco Ricci, 41 anni, avrebbe reagito per difenderlo dall’aggressione della ex moglie. Una specie di legittima difesa che i carabinieri, però, stanno tentando di verificare.
Il ragazzo e il padre sono in ospedale a Palermo: i due vivevano a Capaci. Entrambi hanno lievi ferite da arma da taglio.
La donna che viveva a Palermo sarebbe morta per le coltellate inferte con un taglierino. I due si erano separati da circa un anno . I carabinieri della Compagnia di Carini sarebbero stati al corrente delle tensioni tra gli ex coniugi.
Non è ancora chiaro però se la vittima avesse presentato denuncia raccontando agli investigatori di essere stata aggredita e perseguitata da Ricci o se i militari siano intervenuti su segnalazione dei familiari della coppia, decisi a chiedere aiuto vedendo litigare la donna e l’ex. Anche i motivi delle liti e delle tensioni tra marito e moglie sono al centro dell’indagine.
L’uomo non aveva accettato la separazione? Gli inquirenti stanno tentando di vederci chiaro. Dopo il delitto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno portato il ragazzo e il padre all’ospedale Villa Sofia. Secondo le prime notizie, l’omicidio sarebbe avvenuto all’interno del negozio in cui la donna lavorava.
L’ex marito si sarebbe rifiutato di uscire. I vigili del fuoco sarebbero riusciti ad aprire la porta e i carabinieri a bloccarlo. Sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno portato il ragazzo all’ospedale. Per la moglie non c’è stato nulla da fare. “La conoscevamo in tanti – dice un abitante del paese- Molte persone vengono qui a comprare le scarpe. L’abbiamo sempre apprezzata. Lui, invece, non lo conoscevamo.
Si diceva in giro che non lavorasse”. “È una vicenda che addolora l’intera collettività. Anna era una gran lavoratrice. La conoscevamo. In paese dicono che aveva presentato denunce contro l’ex marito che ogni tanto si presentava in negozio. Quando succedono queste cose si rimane davvero sconvolti”, dice il sindaco di Carini Giovì Monteleone.
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